Giuri: “Stiamo crescendo. Nazionale? Non è un’ossessione”

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Il capitano della Juvecaserta Marco Giuri, il Gm dei campani Gino Guastaferro e il coach della Dolomiti Energia Trentino Maurizio Buscaglia sono intervenuti nel sesto appuntamento di “Cestisticamente Parlando” di Radio PRIMARETE Caserta.

Marco Giuri: Siamo partiti da Caserta sullo 0-0. Abbiamo fatto errori grossolani in difesa in quel parziale, poi abbiamo provato a reagire come contro Cremona, ma Milano non è Cremona. Volevamo mettere giuri casertaqualche sassolino nel loro ingranaggio, ma ovviamente ci sono automatismi che devono essere migliorati. Considerando l’avvio anche dello scorso campionato il bilancio è positivo, crescendo di partita in partita potremo migliorare molto, lo scarto di Varese ci è servito come spinta per la partita di Cremona, mentre quello di Milano ci servirà allo stesso modo contro Trento domenica. Nonostante lo 0/10 dal campo di Milano -prosegue Giuri – , posso dire che in certi frangenti Sosa abbiamo costruito buoni tiri per lui, ma la partita storta può capitare. Mi alleno ogni giorno con lui, è molto difficile marcarlo. Lui ci tiene molto alla squadra, cerca di darci una grossa mano, non posso dire che non si stia applicando in allenamento. Il giocatore non è scollegato all’interno del gruppo, è il nostro leader e il nostro punto di forza. Non avremmo 3 vittorie su 5 partite se non ci avesse dato un contributo anche lui. Verranno partite in cui, anziché 0/10, farà 7/10 e le vinceremo. Reggio ha vinto a Trento con 5 italiani in campo, Capo D’Orlando ha surclassato Cantù, Brindisi ha rimontato Torino, pertanto in questo campionato tutti possono vincere contro tutti. A Milano dove abbiamo segnato 80 punti alla prima in classifica ed abbiamo mosso molto bene la palla. La difesa non è stata quella che ci aspettavamo, ma rimane un nostro punto di forza. Credo che il pubblico sarà decisivo domenica. Contro Pistoia e Reggio Emilia ci hanno dato una grossa spinta verso la vittoria. Se vincessimo domenica, potremmo alimentare il sogno Final Eight. Nazionale? Si, cerco di impegnarmi al massimo per me e per la mia squadra, ma non gioco ogni partita con l’ossessione di inseguire la maglia azzurra. Diciamo che se Caserta vincesse tante partite – conclude Giuri – , le possibilità di vestire la maglia azzurra aumenterebbero.

 

Gino Guastaferro: L’idea del consorzio sta diventando interessante, alcuni imprenditori si stanno avvicinando, ma tutto sarà legato al lavoro del sindaco Marino. Qualcosa però si sta muovendo. Si Gino Guastaferrovuole dare stabilità all’interno della società, confermo l’idea dei 3 anni di impegno prolungabili ad altri tre. La prossima settimana avremo altri incontri per sviluppare questo progetto, e ciò dovrà essere fatto in maniera puntuale! Sicuramente adesso bisogna risolvere le questioni più urgenti, per cui, chi vorrà inserirsi, dovrà dare un contributo importante. Spero che questa non sia l’unica idea per dare stabilità alla JuveCaserta. La cosa che è mancata in questi anni è una parte istituzionale importante che adesso ci sta dando una mano concreta. Con questo progetto si vuole cercare di togliere questa aria negativa che sta girando attorno alla squadra, come invece qualcuno spera che rimanga. Sosa? Potremmo aspettarlo anche all’infinito, ma ci aspettiamo una risposta concreta da parte del giocatore. Devo però precisare che il gruppo è molto vicino al giocatore ed è molto unito. Mi sbilancio: credo che contro Trento Sosa farà una grande partita. Beneduci si è fatto più sentire con voi? Se tutto andrà per il verso giusto, credo che la società farebbe un passo avanti. Al momento non ho avuto contatti, ma vedremo l’evolversi della situazione.

 

Maurizio Buscaglia: “Abbiamo intrapreso una buona strada, il gruppo è molto allenabile. Ci sono ovviamente dei lavori in corso, ma siamo sul percorso giusto. La perdita di Pascolo e i nuovi USA ci hanno fatto paradossalmente allungare il roster in quanto a qualità. Baldi Rossi e Flaccadori sono buscaglianella loro naturale evoluzione del loro percorso, in particolare siamo molto contenti del recupero di Baldi Rossi. La scelta di non fare coppe ha pesato un po’, anche perché fino al 4 luglio la si poteva fare, quindi un criterio di scelta dei giocatori era già stato impostato. Nonostante ciò, siamo stati fortunati nel pescare buoni giocatori adatti al nostro sistema. Riguardo le coppe, se Milano facesse da trainante del movimento, ben venga. Con la mancata partecipazione alle Coppe, l’Italia può sembrare una “lega di sviluppo” per gli americani in rampa di lancio? Andiamoci piano. Se lo vediamo dal punto di vista della crescita dei giocatori, la serietà e la programmazione delle squadre italiane sono un ottimo viatico per lo sviluppo dei giocatori stranieri. In particolare dico che da noi sono passati ottimi giocatori che sono migliorati tanto e che poi sono andati a giocare in campionati importanti. Avellino, Venezia, Sassari e Reggio ha contribuito a rendere il campionato interessante per la lotta al vertice e possono dare fastidio a Milano. Recuperare giocatori come Moraschini dalla A2 fa parte del nostro spirito e del nostro importante background. A Caserta sarà una partita molto difficile, abbiamo voglia di rifarci dalla sconfitta contro Reggio. Stiamo preparando la partita di Caserta dal punto di vista tecnico e mentale in maniera oculata. Cercheremo di fare una partita più solida di quella di domenica scorsa.”

Redazione BasketUniverso

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