Prosegue lo scontro Lega Basket-Giba per la questione stranieri: la prima decisa a tenerne sette, la seconda vuole ridurli

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Continua a tenere banco la questione stranieri in Serie A, con la Lega Basket e la Giba sempre sul “piede di guerra” per definire il numero esatto di giocatori extracomunitari e comunitari da schierare per la prossima stagione.

Come riportato da Piero Guerrini di TuttosportEgidio Bianchi, nel corso dell’Assemblea di Lega di lunedì, ha richiesto esplicitamente, come rappresentante dei club di Serie A, di proporre alla FIP il limite dei sette stranieri per la prossima stagione, senza distinzione di passaporto. Una richiesta che però non sembra convincere la FIP.

Mentre Alessandro Marzoli, presidente della GIBA, ha chiesto la riduzione a 2, massimo 3 stranieri per squadra, lanciando una grossa provocazione. Marzoli ha poi specificato, sempre a Tuttosport, il perché di questa richiesta:

“Potremmo accettare piuttosto una riduzione progressiva. Magari partendo da 7, ma per arrivare a 3- ­4 nel giro di tre­quattro stagioni. Confidiamo nella FIP. Non si tratta di un problema contingente ma di programmazione. Riteniamo giusto che giochino i più forti ma oggi abbiamo tanti atleti in A2 che potrebbero crescere meglio in A. Magari si faticherebbe all’inizio ma noi vogliamo che maturino più giocatori per la Nazionale e che vengano valorizzati i settori giovanili. Non è poi vero che i nostri guadagnino di più e dunque creiamo problemi di budget. Esiste invece il rischio che più atleti di punta scelgano l’esperienza all’estero. Vero, l’anno prossimo avremo 7 squadre nelle coppe ma nulla vieta di ingaggiare stranieri solo per l’Europa. Vogliamo un forte cambio di rotta. Altrimenti l’Italia non tornerà appetibile ma resterà solo di passaggio”. 

Fabio Silietti

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