Parte la stagione di Treviglio, tra nuovi innesti e la solita voglia di stupire

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Comincia la nuova stagione della Blu Basket Treviglio, reduce dall’ottimo campionato disputato lo scorso anno terminato in gara5 degli ottavi di finale contro la poi finalista Trieste. Stagione che parte con la perdita di due pedine fondamentali come Sollazzo e Sorokas, rimpiazzati dall’esperto Voskuil e dall’americano Douvier. Il mercato ha poi portato il ritorno in biancoblu di Jacopo Borra, tornato dopo l’infortunio dello scorso anno, e l’acquisto dei promettenti giovani , rispettivamente 2000 e 2001, Palumbo e D’Almeida. DI seguito riportiamo due interviste concesse a Basketuniverso da parte di coach Adriano Vertemati e dall’ormai bandiera Tommaso Marino:

VERTEMATI

Coach, alla luce della campagna acquisti estiva con perdite e nuovi innesti, che cosa ci si può aspettare da Treviglio per la prossima stagione?

Il nostro principale obiettivo come sempre è quello di poter giocare una pallacanestro che possa divertire il nostro pubblico, allo scopo di aumentarlo sempre di più. Abbiamo cercato di costruire una squadra che mostri più atletismo e più pericolosità nel tiro da fuori, che ritengo siano aspetti fondamentali per migliorare il nostro gioco e anche per intrattenere al meglio i nostri tifosi; ovviamente il risultato che vogliamo ottenere è il migliore possibile, consci che sarà difficile ma sicuri dei mezzi a nostra disposizione.

Treviglio come sempre ha adottato la solita linea verde, viste le conferme di Pecchia e Cesana e gli acquisti di Palumbo e D’Almeida. Che impatto avranno sul roster questi ragazzi?

Palumbo sicuramente sarà un giocatore che potrà dare importante aiuto nelle rotazioni fin da subito, e se sono qui è perchè noi crediamo fortemente in questi ragazzi, convinti possano essere centro del nostro progetto. Pecchia e Cesana ormai sono giocatori maturi per questo campionato, senza dimenticare Mezzanotte reduce dal grande MOndiale u19; ancora una volta il nostro principale obiettivo è quello di creare una giusta alchimia tra giovani promettenti e gente matura ed esperta, in grado di aiutare i giovani a migliorare portandoli a dare una mano decisiva per i nostri risultati.

Siete rimasti inseriti nel girone ovest, essendo così costretti a trasferte chilometriche e rinunciando a tutte le lombarde praticamente, ma evitando però ancora le squadre più ‘blasonate’ e sulla carta potenzialmente più forti. Pensi ci sia ancora disparità tra i due gironi o il livello è più equilibrato?

Secondo me bisogna scindere la stagione regolare dai playoff, in quanto nell’est ci sono più squadre costruite per fare i playoff, dovuto anche all’aspetto logistico. E’ ovvio che se nel nostro girone si spendono 60-70mila € in più per le trasferte, questo comporta la rinuncia all’acquisto di un giocatore di valore, mentre nell’altro girone può essere più ‘facile’ fare mosse di mercato in base a ciò. A mio modo di vedere però rispetto all’anno scorso il livello tra i due gironi si è avvicinato, il nostro girone lo reputo molto più competitivo e sarà una gran bella lotta per giocarsi tutti gli obiettivi.

MARINO

Partiamo da gara5, nonostante la sconfitta è stato l’apice di una stagione indimenticabile. Cosa ti aspetti da quest’anno e in cosa pensi personalmente di dover migliorare ancora?

Sicuramente la perdita di Sollazzo e Sorokas è stata importante, ma come sempre sono convinto che la società abbia lavorato bene; Voskuil si conosce, è quel gran tiratore che forse ci è sempre mancato, mentre Douvier non lo conosco ma ho visto dei video e letto le sue cifre e sembra un ottimo giocatore. Inoltre il ritorno del mio amico Borra, giocatore che qui è di casa, è sicuramente importante perchè penso che JAcopo potrà darci una grande mano, dato che ora è arrivato a un’età e una maturazione cestistica importante. Tutti e 3 i nuovi giocatori sicuramente si adattano al gioco di Adriano, un gioco dinamico dove la palla deve rimanere poco ferma e circolare velocemente; dire un obiettivo è difficile, ovviamente io vorrei vincere il campionato e regalare alla città di Treviglio una gioia indimenticabile, però è difficile dirlo perchè il campionato sarà lungo e complicato. Personalmente spero di essere presente in una eventuale gara5 se dovesse ricapitare visto che lo scorso anno l’ho evitata perchè avevo un impegno; ci tengo però a dire che anche quest’anno ad Agosto sono qui a lavorare e prepararmi, a dispetto delle solite critiche che mi giungono sui miei profili social dove mi dicono che sono qui a rubare i milioni di euro ogni anno.

Una domanda invece diretta per te, sulla ‘tua’ Siena, che ha occupato molte pagine dei giornali quest’estate. Come la vedi e che avversaria pensi possa essere per voi?

SIena ha sicuramente fatto una squadra molto forte, nonostante ora sia un pelo vincolata dall’inghippo di Ebanks. Per me Siena è sempre un argomento delicato, perchè vorrei vincessero tutte le partite tranne le 2 contro di noi. Ho letto però che il nuovo Presidente ha dichiarato che nel giro di 3-4 anni Siena tornerà in finale scudetto. Non so se accadrà, ma se dovesse succedere io sarò sicuramente a palazzo a tifare come ho sempre fatto. Di sicuro però sarà un’avversaria molto più tosta rispetto allo scorso anno.

Luca Consolati

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