Messina: “All’Europeo serve la miglior difesa oppure stiamo a casa”

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Alla vigilia del Torneo dell’Acropolis, ultimo appuntamento prima degli Europei, il ct Ettore Messina ha parlato chiaramente alla Gazzetta dello Sport. Nel corso di un’intervista rilasciata a Massimo Oriani l’allenatore della Nazionale ha invitato caldamente la squadra ad alzare il livello della difesa, oltre a spronare alcuni giocatori a prendersi più responsabilità per superare i limiti oggettivi del roster azzurro.

Ecco un estratto delle sue parole.

Le sconfitte con Belgio e Francia. “Può starci di avere un calo dopo quattro settimane di preparazione, non si può andare sempre in crescendo. La sconfitta con il Belgio non ha fatto piacere, siamo stati superficiali e abbiamo preso una bastonata che ci ha reso nervosi il giorno dopo contro la Francia che comunque è una formazione molto accreditata”.

La tattica. “A Tolosa siamo peggiorati rispetto a Cagliari nell’approccio fisico, nell’aggressività e nell’uso delle mani: tutte cose che si riflettono in attacco dove siamo obbligati a far girare la palla, essendo più piccoli degli avversari, cercando di avere alte percentuali. Siamo una squadra che deve sporcare la partita, dobbiamo capire che all’Europeo dovremo essere la miglior difesa altrimenti non possiamo neanche iniziare a giocare. In attacco, inoltre, molti giocatori stanno provando a fare cose diverse da quelle che fanno nel club, abbiamo 5-6 esordienti perciò bisognerà bruciare le tappe”.

Il gruppo. Non basta tenerci, bisogna arrivarci, anche con la disperazione, con la testa che ti consente di fare più di quanto pensi di essere in grado, di andare oltre i propri limiti. Il gruppo è unito ma bisogna fare il passo successivo, prendersi una responsabilità in più, fare un cambio in difesa, non farsi battere mettendo tutti nei guai… Sono cose che sui 40′ ci mancano ma che dobbiamo raggiungere”.

Il ritorno di Cusin. “Sotto canestro soffriamo e per questo ho richiamato Cusin, quando lo mandai a casa gli dissi che avrei potuto richiamarlo. Il torneo di Tolosa, dove il livello si è alzato, ha fatto suonare diversi campanelli d’allarme”.

Serve un nuovo leader? “Se ci si riferisce a giocatori che dicano cose al momento giusto ne abbiamo un disperato bisogno, sono necessari in qualsiasi squadra. Non si tratta necessariamente dei più bravi ma di quelli che hanno un carattere del genere, tutti i gruppi che vanno oltre i propri limiti hanno giocatori che si prendono delle responsabilità in più: se ci riusciremo ne verrà fuori qualcosa di buono, altrimenti rimarremo questi”.

 

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