Le pagelle degli Azzurri: Datome è il migliore dei suoi, Hackett e Melli faticano in attacco

Nazionali

L’Italia vince l’ultima partita del girone contro un’ostica Georgia (71-69). I ragazzi di Coach Messina scappano via per ben due volte nel corso della partita, ma, in altrettante occasioni, i georgiani sono bravi (forse per demerito degli italiani) a rientrare in gara, mettendo più volte in difficoltà Datome e compagni.
Ora gli Azzurri affronteranno la Finlandia agli Ottavi di Finale.

Hackett 6.5: Prova difficile quella dell’ex Olympiacos e EA7, probabilmente la sua peggiore della competizione (7 punti). Diversi minuti in panchina, soprattutto nel secondo tempo, che però non lo tolgono dalla partita: il nuovo giocatore di coach Trinchieri infatti, rimesso in campo ad un minuto dalla fine da Messina, coglie in fragrante la difesa georgiana e realizza due punti fondamentali per il momentaneo +1 degli azzurri. E’ proprio questa decisiva giocata a garantire la sufficienza piena in pagella per lui.

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Filloy 6.5: le sue triple e i suoi canestri rallentati in penetrazione non sono più una novità per il pubblico azzurro (e non), il giocatore italo-argentino si dimostra utile alla causa, almeno nella metà campo offensiva (9 punti+4 ast)..meno in quella difensiva, dove nell’ultimo periodo deve fare i conti con lo scatenato Dixon (29 punti). Messina lo toglie dalla gara a poco pi di 60 secondi dalla fine, forse troppo tardi sulla tabella di marcia.

Belinelli 6.5: Il neo giocatore degli Atlanta Hawks guida i compagni in attacco con 15 punti dimostrando

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come sempre le proprie capacità offensive, risultando più volte un tabù per la difesa georgiana. Nell’ultimo periodo, in un momento di difficoltà offensiva collettiva, avrebbe (forse) potuto dare di più ai suoi compagni. Difficile comunque chiedere di più a Marco quest’oggi, dove la stanchezza ha forse anche fatto da padrone.

 

Datome 8: la sequenza finale è la seguente: con poco più di 3 secondi da giocare Dixon realizza il primo libero dalla lunetta, sbaglia il secondo, Pachulia cattura il rimbalzo e serve Shermadini sotto canestro che si alza per appoggiare, ma dal nulla arriva proprio lui, Gigi Datome, che cancella il tentativo da distanza ravvicinata dell’ex lungo di Cantù. E’ lui l’MVP della partita, 14 punti, 5 rimbalzi e 2 stoppate alquanto decisive per “Gigione”.

Aradori 7: la forzatura sembra l’opzione offensiva preferita dell’ex guardia di Reggio Emilia. La sua partita infatti è condita da canestri forzati e giocate in perfetto stile “playground”; a cavallo del terzo e quarto periodo è, con Datome, Belinelli e Filloy, uno dei più produttivi in attacco per la Nazionale. Nel finale è glaciale e realizza due tiri liberi fondamentali. Il suo tabellino recita 12 punti e 7 rimbalzi totali a fine partita.

Melli 6.5: non incisivo offensivamente (6 punti), pochi tiri tentati e diverse scelte rivedibili da parte sua, ma risulta ancora una volta fondamentale nella metà campo difensiva dove mette in varie occasioni la museruola a Shengelia, fino ad oggi uno dei migliori della competizione, e Pachulia. Decisiva la sua difesa sul centro dei Warriors nei secondi finali della partita.

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Cusin 6: la stoppata su Pachulia con urlo liberatorio sono i simboli della partita del nuovo centro di Milano. Tanta sostanza e spirito di sacrificio per lui, che, come Melli, deve subire più volte le sporche giocate di Pachulia.

Baldi Rossi 6: Messina lo getta nella mischia nei primi minuti della partita e lui risponde presente con qualche positiva giocata.

Biligha 6: si sbatte come sempre in ogni singolo momento della partita; soffre, come previsto, Pachulia, Shermadini e Shengelia sotto i tabelloni, ma non batte ciglio e nei suoi 18 minuti di impiego dice la sua.

 

 

Matteo Gualandris

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