SCOTT BAMFORTH (Guardia Dinamo Sassari)
Commento sul match.
E’ stata una partita segnata da up&down. Abbiamo giocato di squadra, loro sono una squadra forte e il risultato non era certamente scontato. Penso che abbiamo trovato la giusta strada per portarci a casa la vittoria.
Un commento sul fatto che sei partito dalla panchina.
Io faccio sempre ciò che mi viene richiesto. Se il coach riteneva più giusto farmi iniziare dalla panchina vuol dire che aveva una determinata strategia e nella mente ed era sicuramente giusto così. Non è un problema se inizio nello starting five o dalla panchina, il punto è che faccio quello che mi viene richiesto, perché a me interessa vincere.
FEDERICO PASQUINI (Coach Dinamo Sassari)
Commento sul match.
Abbiamo approcciato male, perché avevamo ancora tossine e abbiamo avuto bisogno di alcuni minuti per toglierci da dosso questo aspetto mentale. Poi siamo stati bravi a lavorare bene a livello difensivo, specie contro i giocatori più pericolosi e con la zona mista abbiamo messo tanta energia. Mi fa piacere che li abbiamo tenuti a 34 punti nel secondo tempo e questa è la cosa più importante perché sappiamo che tutto parte dalla difesa. Non siamo andati nemmeno nel panico negli ultimi 4-5 minuti continuando a muovere la palla insistendo meno con il palleggio.
Motivazioni della scelta di far partire Bamforth dalla panchina.
Volevo togliergli dei minuti. Tutto qua.
L’inserimento di Devecchi titolare ha permesso di togliere il ritmo della gara ad Ireland.
Sì, è vero, ma va detto che i primi 5′ sono stati i peggiori a livello difensivo della squadra. Volevo togliere minuti a Bamforth perché è troppo importante e riuscendo a togliergli 5-6 minuti dall’inizio ragionavamo sui 33-34 minuti dal suo ingresso in campo. E’ importante che lui arrivi lucido e fresco e ora che abbiamo due giocatori in meno sui piccoli mi interessa anche scegliere quintetti particolari. Devecchi ha fatto un grande lavoro su Ireland, ma in quel momento eravamo molto tesi e ci siamo sciolti con un paio di contropiedi quando abbiamo giocato come sappiamo fare.
Bamforth continua a essere sempre indispensabile. E’ un rischio?
Potrebbe esserlo, ma onestamente con lui ho parlato chiaro. Quando sente la necessità fisica di rifiatare lo tolgo. Mi dice sempre che è giovane e che ce la fa. E’ uno che si allena sempre al massimo e con grande entusiasmo. Con i 2 giocatori in meno nelle rotazioni lui mi sembra il giocatore che devo spremere maggiormente. Non può essere una cosa che va avanti in eterno, ma ci siamo quasi per il reintegro di Stipcević.
Si è visto l’entusiasmo nelle facce dei ragazzi. Cosa gli hai detto?
Nulla di particolare. Quello che mi interessava era che dovevamo essere bravi a fare al meglio le cose che avevamo già fatto per bene sabato, utilizzando quelle energie che avevamo. Mi interessava di dare fiducia e ho chiesto di giocare come sappiamo.
Sabato una partita importante contro Torino.
Da qui alla sosta dobbiamo tirare un pochino il collo perché comunque è una situazione in cui siamo con due rotazioni in meno. Torino è una partita importante, ma lo saranno altrettanto anche le altre partite, perché soltanto da buone prestazioni possiamo prendere le energie per fare un bel finale di stagione.
Siete entrati in capo sapendo già della vostra eliminazione, ma questo non vi ha demotivati.
Dobbiamo essere seri e maturi per finire al meglio senza guardare la classifica. Ci sono altri gironi dove con 5 vittorie te la giochi e altri in cui sei fuori 2 giornate prima. Dobbiamo essere seri per arrivare a un buon risultato finale, per noi stessi e non per la FIBA Europe Cup. Penso che se riuscissimo a finire con il 50% di vittorie per quello che è successo potrebbe essere un andamento che non ci soddisfa, perché è un’altra cosa che non abbiamo preso quest’anno, ma che ci farà essere fiduciosi per il finale.
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