Grissin Bon Reggio Emilia
Amedeo Della Valle 6,5: ADV va a per tutta la partita a corrente ma porta alla causa grinta e freddezza (come nel 2/2 ai liberi nel finale di partita). Non è di certo la sua miglior prova ma porta il suo mattoncino, anche se pesa il fallo che regala tre liberi al suo ex-compagno Andrea Cinciarini.
Andrea De Nicolao 8,5: Senza alcun dubbio è l’MVP della partita. In attacco prende non ha mai paura e prende sempre le giuste decisioni, gestisce al meglio i possessi e ci mette del suo in difesa. La difesa di Milano non riesce mai a ingabbiarlo. Per lui anche 6 rimbalzi, 4 assist e 5 falli subiti.
Ojārs Siliņš 6: Commette spesso degli errori grossolani ma in difesa si fa sentire e piazza qualche canestro importante. Un suo fallo scellerato rischia di regalare a Gentile i liberi del pareggio che avrebbe portato al supplementare la partita.
Pietro Aradori 6,5: Non troppo appariscente ma utile alla causa. In attacco non va come al solito e allora decide di attaccare solo in momenti indispensabili preferendo smarcare i compagni. Intelligenza cestistica.
Federico Bonacini S.V: Il classe 1999 non vede il campo in una partita simile.
Rimantas Kaukėnas 7: Le cifre non raccontano mai tutto. In una giornata dove non riempie il tabellino si dimostra leader spirituale di Reggio, mantenendo sempre ordine in campo e giocando con un raziocini che in pochi hanno in Italia.
Uladzimir Verameenka 7: Una delle armi più importanti della partita. I lunghi di Milano sono infastiditi dalla sua presenza e a inizio partita lo mandano spesso in lunetta, dove fa 5/6. Al tutto aggiunge anche 7 rimbalzi.
Achille Polonara 4,5: Gioca poco e male, i soli 12 minuti in campo gli risparmiano di giocare troppo in una giornata no.
Adam Pecháček 5: Sei minuti in campo in cui commette tre falli, ma allo stesso tempo mostra delle belle giocate.
Stefano Gentile S.V.: Fuori per questa partita, sta in panca ma non entra in campo nella sfida con il fratello.
Massimiliano Menetti 7: Fa giocare in maniera molto ordinata la propria squadra, mettendo in campo una coralità senza dubbio apprezzabile e facendo i cambi giusti al momento giusto.
EA7 Emporio Armani Milano
Milan Mačvan S.V.: Troppo poco in campo per valutarlo, complice il fresco ritorno dall’infortunio.
Charles Jenkins 4,5: Si vede poco durante la partita e quando lo fa non è un bello spettacolo. Tante brutte scelte e mano molto fredda.
Stanko Barać 5,5: Fa delle buone scelte al tiro e si fa sentire sotto canestro, ma fa spesso errori puerili ingolfando l’attacco di Milano con brutti passaggi e infrazioni di tre secondi.
Jamel McLean 6,5: Ottima presenza a rimbalzo e ottimo in post. Milano però sfrutta male la sua presenza andando a cercarlo con insistenza – spesso male – a inizio partita per poi servirlo raramente dal terzo quarto in poi.
Alessandro Gentile 7,5: Ci vuole un po’ perché entri partita ma alla fine è l’ultimo ad arrendersi. Fa delle giocate sublimi e porta i suoi a un passo dal riacciuffare la partita. Per sua sfortuna manca uno dei tre liberi finali (sull’altro sceglie deliberatamente l’errore per cercare la deviazione di un compagno) e per la brutta vena al tiro da tre.
Andrea Cinciarini 7: Inizio sottotono ma alla fine, sul parquet che è stato fino allo scorso anno la sua casa, è uno dei più positivi e aiuta il capitano nel tentativo di recupero.
Krunoslav Simon 7: Segna quasi tutti i suoi punti durante il primo tempo per poi farsi vedere raramente nel secondo. Il suo è comunque un apporto fondamentale ed è il più continuo nell’arco dell’intera partita.
Oliver Lafayette 5,5: La sua pressione sui portatori di palla avversari è importante ma non decisiva. Inoltre non compensa impalpabilità offensiva.
Robbie Hummel 5: Partita confusionaria con tanti errori in difesa. Paradossalmente rischia di tramutarsi nell’eroe del giorno quando devia l’ultimo pallone nel canestro avversario, anche se fuori tempo massimo.
Massimo Cancellieri 5: Sembra incapace di leggere la partita e non riesce realmente a dare una scossa ai suoi. Si affida all’estro dei giocatori più talentuosi ed esperti ma questo non può bastare.
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