Recensione del libro – “Altro tiro altro giro altro regalo”

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“Altro tiro altro giro altro regalo” è una frase che contraddistingue l’autore del libro. Una frase che spesso utilizza nelle telecronache e che è entrata all’interno del suo vocabolario, proprio come il basket è entrato nel suo cuore.

Un saggio sulla pallacanestro. La frase appena scritta è quella che, a mio parere, definisce nel modo più efficace il libro. Il Gioco, con la “G” rigidamente maiuscola, narrato e analizzato sotto molteplici punti di osservazione. 235 pagine da leggere, comprendere e commentare, lasciando in disparte ogni pregiudizio.

flavio-tranquilloUn libro che dà spazio a tutte le componenti del basket e soprattutto, visto dal punto di vista di Flavio Tranquillo, che ha passato in rassegna tutti i ruoli di questo meraviglioso sport. I ruoli in questo caso identificano tutti i protagonisti, non solo quelli in campo che battagliano per imporsi sugli avversari, ma anche coloro che stanno in panchina, o quelli in campo con il fischietto a dirigere il gioco o come la sua versione attuale, da giornalista. In ogni capitolo vengono approfonditi rispettivamente: giocatori, allenatori, arbitri e media. All’interno del libro, non mancano particolari sulla vita dell’attuale telecronista di SKY. Nell’insieme prende forma un bellissimo quadro in “armonioso disordine”, tanto per utilizzare un ossimoro. Di ossimoro si parla all’interno del libro, nel capitolo dedicato al mondo del giornalismo sportivo, perché, secondo l’autore, questi due termini accostati formano la suddetta figura retorica.

I rapsodi erano coloro che recitavano poemi. Cucivano i canti. Flavio Tranquillo cuce un agglomerato di idee. Idee che aveva in testa ma che doveva mettere per iscritto. Il basket viene sviscerato dall’autore. Ogni singolo periodo presente nel libro inerente concetti ed opinioni sulla pallacanestro è frutto di uno studio meticoloso, dietro ad ognuno di essi vi è un ragionamento logico e razionale. Detto ciò l’autore non pretende di avere sempre ragione, infatti si pone con la più umile (ed intelligente) frase del “So di non sapere” di origine socratica, trattandosi spesso di pareri personali e per questo del tutto opinabili.

Un libro a tutto tondo. Il basket viene raccontato a 360 gradi. Perché è quasi un’enciclopedia del basket. Un’enciclopedia che si snoda attorno alla vita di Flavio Tranquillo, che parla del Gioco che tanto lo ha fatto, lo fa e lo farà emozionare. Parlando di questo fantastico sport arriva a parlare di sé, anzi forse parlando di sé arriva a parlare del basket. Lui e il basket come due entità inseparabili. La combinazione di emozione e ragione è l’asse sul quale si stendono le parole che compongono questo libro. Sul quale si basano le idee dell’autore.

“Altro tiro altro giro altro regalo” è passione. Passione nei confronti del Gioco. Una passione vitale. La vita e la pallacanestro sono divenute, per gli appassionati di quest’ultima, due entità inseparabili, da quando Naismith ha inventato il basket. Amandolo si ama la vita. La vita svolge il suo compito contenendo ed incanalando la linfa della pallacanestro (e della vita stessa). Ovvero il motivo per cui amiamo questo meraviglioso sport che ci trasmette un’infinità di emozioni. Emozioni delle quali noi ci abbeveriamo.

Un libro che scorre fluido, un fiume limpido. Talmente appassionante e ricco di concetti che quando lo si ha finito è difficile astenersi dal ritornare alla sorgente per ripercorrere il corso d’acqua. Forse anche i salmoni conoscono il libro “Altro tiro altro giro altro regalo”.

Massimiliano Venturini

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