Le parole di Gigi Datome e Ricky Hickman prima della Finale di Eurolega

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A 24h dalla palla a due della finalissima parlano ai microfoni di BasketUniverso Luigi Datome e Ricky Hickman, protagonisti della stagione dei turchi.

DATOME, Fenerbahçe:

Come ci si sente a giocare una finale di questo tipo? “Anche ieri abbiamo giocato una finale. Lo sono tutte e domani abbiamo un’ultima partita da affrontare. Sarà decisiva come lo sono state quelle che ci hanno portato fin qui.”

Come si vive la vigilia di una finale storica per la società? “Come tutte le altre. Se dessimo valore diverso alle partite, probabilmente non vinceremmo nulla. Ogni partita porta la sua pressione e domani la vivremo allo stesso modo. Abbiamo un’altra partita. One more game, come ha detto Obradovic.” 

Potresti alzare l’Eurolega. L’ultimo a farlo fu Basile nel 2010: cosa provi? “(gesto scaramantico) Per me sarebbe molto importante. Mettere il mio nome vicino a quello di una leggenda come Baso sarebbe un grande onore. Domani c’è la partita e sono molto scaramantico.”  

Chi temi di più? “Sono una gran squadra con molti punti di riferimento, tutti sanno giocare bene ed eseguire correttamente ciò che vuole Itoudis. Noi siamo qui per vincere, come lo sono loro. Non vogliamo guardare e abbiamo la possibilità di disputare una bella finale”.

 

HICKMAN, Fenerbahçe:

Domani puoi conquistare il tuo secondo titolo, dopo quello vinto con il Maccabi. Cosa c’è di diverso e cosa è uguale nei due percorsi? “Di sicuro sono diverse le aspettative che c’erano a inizio stagione. Quest’anno siamo partiti da favoriti e abbiamo portato per tutto l’anno la pressione di dover vincere sulle spalle; al Maccabi siamo partiti dall’anonimato e abbiamo conquistato il trofeo senza che ce ne rendessimo conto. Penso sia stata una delle più grandi imprese nella storia dell’Eurolega. Di simile c’è che ci stiamo giocando il titolo, come lo giocai due anni fa. Inoltre abbiamo costruito il gruppo partita dopo partita, sotto la guida di un grande coach”. 

Cosa temi degli avversari? “Loro sono una buonissima squadra e giocano una bellissima pallacanestro, possono far male da fuori e hanno le armi per metterci in difficoltà. Noi non siamo da meno e penso che valga la stessa cosa per loro nei nostri confronti.”

Blatt e Obradovic, come si sono approcciati a te e con chi hai più feeling? “Sono indiscutibilmente due grandi personalità e due grandi allenatori. Li stimo allo stesso modo e ho imparato da loro molto, facendomi crescere come giocatore e come persona. Hanno un differente modo di approcciarsi ai giocatori, ma entrambi riescono a tirare fuori da ognuno il meglio.”

Antonio Mariani

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