Giuri: “Quel tiro me lo sentivo ed è andata bene”

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Marco Giuri e Paolo Moretti sono intervenuti alla trasmissione radiofonica Cestisticamente Parlando. Il capitano della Juve e il coach della Openjobmetis Varese sono tornati sulle rispettive gare del primo turno di campionato prima di focalizzarsi sulla prossima sfida che vedrà la Juve scendere sul parquet di Masnago Marco Giuri contro i biancorossi. “Posso dire esordisce Giuri – che domenica mi sentivo di prendere quel tiro a 5 secondi dalla fine, così come tutti i tiri che faccio in partita, stavolta è toccato a me prendere quel tiro ed è andata bene! Reggio Emilia è e rimane una squadra più collaudata di noi, dato che ha un numero di giocatori italiani importante che si conosce da parecchi anni e lo stesso allenatore. Noi abbiamo avuto il vantaggio di giocare in casa e questo è stato determinante. Volevamo rimanere attaccati a loro il più possibile per giocarcela nell’ultimo quarto, da lì poi è prevalsa la nostra voglia di vincere. Rispetto allo scorso anno siamo una squadra più lunga, che ti traduce in allenamenti migliori e maggiore competitività. A livello di cattiveria in campo, le squadre si assomigliano perché anche l’anno scorso abbiamo vinto molte partite giocando in 6-7 e questo è sinonimo di grande carattere. Quest’anno possiamo ruotare in 10-11, quindi sicuramente avremo più lucidità nei finali di partita, che è stato il nostro punto a sfavore nella scorsa stagione. Adesso arrivano due trasferte consecutive e si affrontano con grande fiducia, ma dobbiamo ricordare che abbiamo vinto solo la prima di campionato e non la Coppa Campioni. Sappiamo che Varese è una squadra importante con un roster costruito per il doppio impegno settimanale. Non sarà una partita facile, -conclude Giuri – ma siamo pronti a giocarcela.”

 

Moretti parte dalla partita di Sassari: “Abbiamo fatto una partita della quale si può anche essere soddisfatti, considerando il valore dell’avversario e il fatto che venivamo da due impegni di coppa. Siamo stati in partita reagendo alle spallate dei nostri avversari arrivando a -4 a pochi minuti dalla fine del match. Tuttavia abbiamo commesso molte ingenuità, siamo ancora in una fase di conoscenza reciproca, ma siamo sulla buona strada. Il nostro inizio della scorsa stagione è stato tragico per via dei tanti infortuni del precampionato, pertanto quest’estate abbiamo provato ad inserire giocatori che già conoscessero il nostro ambiente ed il campionato italiano con un progetto ambizioso considerando il doppio moretti vareseimpegno. Il precampionato ha riservato noi delle sorprese negative per via di alcuni acciacchi,ma siamo un gruppo più coeso rispetto all’anno scorso. Vogliamo riuscire a competere bene sia in entrambe le competizioni, cercando di coinvolgere tutti i nostri giocatori nelle 44 partite che sicuramente ci attendono. Ci aspettiamo buoni risultati da entrambe le competizioni, dopo essere andati ad un passo dalla vittoria in FIBA Europe Cup l’anno scorso. A differenza degli altri campionati europei, il nostro è un campionato in cui ogni domenica c’è una battaglia e non puoi rilassarti mai. Dalla quinta alla sedicesima posizione sarà una bagarre, purtroppo sarà un campionato affascinante. Dico purtroppo perché ci stiamo livellando verso il basso, invece di crescere e di proporre cose nuove a livello anche amministrativo per migliorare il livello medio del nostro basket. Teniamoci per ora quello che abbiamo, perché comunque la competitività è spettacolo. Per quanto riguarda Caserta credo che Sandro dell’Agnello sia garanzia come allenatore, è un uomo che conosce il basket, ha grande sensibilità, ha già dato una identità alla sua squadra e si è visto già domenica contro Reggio Emilia. Dobbiamo affrontare la partita contro Caserta con grande attenzione, organizzazione e cuore.

Redazione BasketUniverso

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