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A2 Ovest: il punto dopo 10 giornate

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Mosley
Mosley

LEGNANO (8-2): semplicemente straordinario! Così si potrebbe definire il campionato di Legnano, che senza particolari ambizioni, sta esprimendo una delle migliori pallacanestro del girone: gioco di squadra, circolazione veloce in attacco, difesa forte a uomo e soprattutto continuità a livello mentale di rendimento. Il merito va in gran parte all’evoluzione del pacchetto italiani, in particolare di Martini e Ihedioha, oggi protagonisti assieme alle qualità da tiratore di Frassineti, il dominio “in the paint” di Mosley, la regia di Palermo e soprattutto le prestazioni all-around di Raivio, stella affermata del gruppo. 

Coach Carrea durante un time out
Coach Carrea durante un time out

BIELLA (8-2): la cavalcata dei rossoblu fin qui è sicuramente sorprendente e oltre le attese. La vera forza di Biella in queste prime 10 giornate si può riassumere con due parole: duttilità e aggressività. La duttilità è dimostrata dal fatto che (se si esclude l’ultima sconfitta contro Trapani) in ogni partita c’è stato un protagonista diverso (Venuto, De Vico, Udom, Wheatle) ad affiancare il duo americano Ferguson-Hall che rimangono comunque i trascinatori della squadra. Aggressività, quella che Carrea ha imposto alla propria difesa, e che ha consentito spesso di mandare fuori giri i produttori di gioco avversari. Da verificare l’impatto dell’infortunio di Udom che costringerà i giovani del vivaio a crescere ancora più in fretta.

SIENA (7-4): le ultime due sconfitte contro Agropoli e Ferentino hanno rallentato le ambizioni biancoverdi ai piani alti: tra i motivi c’è indubbiamente l’infortunio grave accorso a Cappelletti, quest’anno in esplosione come playmaker di riserva, terzo miglior marcatore della squadra e ora out fino alla fine della stagione, che dovrà spingere la società a trovare un’adeguato sostituto (Passera monitorato nei giorni scorsi). La classifica comunque premia il lavoro svolto da coach Griccioli, capace di dare minuti importanti a giovani italiani (Bucarelli, Vildera e Cappelletti) e portare avanti il gioco sul peso delle abilità di shooting guard di Harrell e la forza sotto canestro di Myers.

TORTONA (7-4): dopo un avvio esaltante la squadra di Cavina ha subìto una battuta di arresto con 3 sconfitte nelle ultime 4 gare (tra cui due in 5 giorni contro le dirette avversarie Biella e Siena). Il segno distintivo resta la gestione del ritmo e la lucidità nel creare tiri aperti soprattutto dall’arco, per i vari Reati, Ricci, Cucci; buono l’impatto del duo americano Cosey-Greene, col primo che viaggia con quasi 18 punti di media a partita.

FERENTINO (6-4): Ripreso a pieno ritmo il cammino della Fmc. Una volto incerto, soprattutto in casa, si oppone alla voce grossa indossata in trasferta. Ferentino incontra qualche difficoltà nella continuità di rendimento, non riuscendo sempre ad esprimere al meglio il proprio gioco. La striscia positiva però, dimostra che la capacità di non perdere la concentrazione nei momenti topici va migliorando. Se infatti ha concesso a Tortona e Latina di vincere al Ponte Grande, eccezionale è stata a Scafati e Reggio Calabria. Nell’ultima gara, contro Siena, nonostante le rotazioni ridotte nel pacchetto lunghi, ha dimostrato voglia di tornare a vincere in casa e grande coesione di squadra.

TRAPANI (6-4): comincia a quadrare bene il campionato dei granata, grazie soprattutto alle tre vittorie consecutive, specialmente l’exploit contro Biella, che hanno rilanciato l’entusiasmo nella piazza. La squadra accusa ancora qualche difficoltà nella metà campo difensiva, dove subisce molto nelle conclusioni perimetrali e non gira bene a livello di accoppiamenti difensivi e rotazioni, ma può vantare una pericolosità offensiva interna difficilmente contenibile: il gran merito va al neo-rinnovato capitano Renzi, attualmente il miglior centro italiano del campionato, che trova importante apporto nelle prestazioni da Ganeto, Scott e Mays, punti cardine del gioco di Ducarello in termini di giro palla e rimbalzo. La situazione preoccupa però nelle rotazioni, dove lo stop di due mesi di Tavernelli limiterà la regia al solo Tommasini: diventeranno quindi ancora più importanti gli apporti di Filloy e Viglianisi dalla panchina.

RIETI (5-5): continua il campionato molto positivo della compagine amaranto-celeste, che ha dato continuità a un progetto iniziato l’anno scorso e cambiato nelle ambizioni con gli arrivi importanti di Sims e Chillo: se l’americano sta infilando performance più alte e costanti del lungo dell’annata precedente (Buckles), il prodotto della Fortitudo sta maturando per coinvolgimento e continuità di gioco. La coppia di playmaker Zanelli-Casini garantisce freschezza e l’esperienza adeguata per mantenere il ritmo partita, così come le guardie Pepper e Di Prampero. Insomma, un progetto a lunghe rotazioni capace di dare il giusto peso a ogni giocatore sul campo. Bene così!

VIRTUS ROMA (5-5): Cinque giornate quasi interamente sul filo del rasoio, quelle giocate dalla Virtus Roma. Le 2 vittorie e 3 sconfitte maturate nelle ultime gare, infatti, sono maturate al termine di partite molto equilibrate. Sicuramente l’avvio di campionato brillante che la squadra romana ha condotto, ha subito ora un rallentamento. Probabilmente ciò che brucia di più è la sconfitta al fotofinish nel derby contro l’Eurobasket ma l’ultimo match, contro Treviglio, ha mostrato una formazione in grado di reagire dopo due stop consecutivi e strappare due punti in un campo difficile. La posizione di metà classifica è favorita dall’aver raggiunto proprio Treviglio e le cugine laziali di Rieti ed Eurobasket.

Corbani coach della Virtus
Corbani coach della Virtus

EUROBASKET ROMA (5-5): Momento di grande positività in casa Eurobasket che, dopo un avvio di campionato un po’ in salita, infila 3 vittorie consecutive, agganciando Rieti, Treviglio e la “nemica” romana. Proprio la sorprendente vittoria nel derby della capitale ha lanciato la squadra di Bonora. Punto di forza resta la costanza offensiva di Deloach ed Easley ma la formazione in toto sta lavorando bene, raggiungendo obiettivi forse anche al di sopra delle aspettative. Da ultimo, l’arrivo di Iannilli non può che corroborare la neopromossa.

TREVIGLIO (5-5): le ambizioni non sono mai state altissime a Treviglio, anzi: l’obiettivo ogni anno è sempre fare il proprio campionato per raggiungere la salvezza per poi finire a lottare per i playoff; in questo senso diciamo che l’obiettivo è pienamente rispettato per adesso. Come sempre la base italiana è il fiore all’occhiello, anche se la conferma di Sorokas e l’acquisto di Sollazzo si stanno rivelando di primaria importanza per il gioco di coach Vertemati. Marino e Rossi sono le certezze, mentre i prodotti giovanili di Cantù, Cesana e Nwohuoucha, stanno acquisendo minuti importanti, così come Pecchia. Nota di merito per Marini, in piena ascesa non solo come tiratore, ma anche come giocatore in grado di fare la differenza nelle piccole cose.

AGRIGENTO (4-6): La squadra di coach Ciani fin qui può senz’altro annoverarsi tra le delusioni, con un record sotto il 50% in Sicilia non si possono certo definire soddisfatti di questa prima parte di campionato. Finora la squadra si è aggrappata a Buford, mentre l’altro americano Bell-Holter ha avuto un rendimento altalenante così come capitan Evangelisti; l’avvicinamento a posizioni play off passa sicuramente da un miglioramento delle prestazioni di Piazza che deve tornare a essere leader come l’anno passato.

LATINA (4-6): La formazione di coach Gramenzi ha avuto un ottimo momento, culminato con l’incoronazione a “Regina dei Derby”, dopo aver battuto tre delle altre quattro squadre laziali, in rapida successione. Le 3 vittorie consecutive hanno, infatti, permesso una rapida ascesa di posizioni in classifica. Leggermente diverso il discorso riguadante le ultime due gare contro Trapani e Agropoli, in cui, nonostante siano state gare equilibrate, alla fine, il punteggio ha premiato le avversarie. Questo ha sicuramente svantaggiato la posizione in classifica della squadra laziale che, date le ultime prestazioni, ha dimostrato di meritare qualche punto in più ma che comunque resta attaccata alla coppia Agropoli-Agrigento.

AGROPOLI (4-6): inizio campionato difficile per i delfini anche se nelle ultime due gare vittoriose a Siena e

contro Latina autorizzano un cauto ottimismo. 2 le cause principali che rallentano la marcia del roster di coach Finelli: il rendimento deficitario del lungo Molinaro preso per comporre il quintetto titolare e l’inserimento più difficile di quanto si potesse immaginare dell’americano Taylor che non riesce a dare continuità al suo gioco. Come spiegato dal coach bolognese di Agropoli bisogna avere pazienza per consentire al campione statunitense di recuperare anche una condizione fisica ottimale considerato il lungo stop da marzo a settembre. Nel frattempo i cilentani trovano certezze nello strepitoso campionato di capitan Santolamazza, sulla ritrovata verve di Giovanni Carenza, sulla tenacia di Langford in continua crescita e sui cambi di Contento e Romeo, in attesa del miglior Turel che deve ancora recuperare condizione e fiducia dopo l’infortunio patito dopo le prime giornate. Un altro successo nell’incontro di metà settimana contro i reatini dell’ex Di Prampero rimetterebbe tanti tasselli al posto giusto.

VIOLA RC (3-7): purtroppo, anche quest’anno, la salvezza dovrà essere sudatissima. Per una squadra molto giovane, l’esperienza di Fabi, la forza sotto canestro di Radic e le qualità in 1vs1 e al tiro di Legion devono essere una base costante non solo di rendimento, ma anche di spinta verso i compagni a migliorarsi; purtroppo, questo a volte può non essere sufficiente in un gruppo con tanto potenziale da esprimere: da Marulli e Caroti in cabina di regia, passando per Guariglia fino alla ricerca del miglior Lupusor. Insomma, per coach Paternoster c’è molto da lavorare.

CASALE (2-8): decisamente un campionato “no” per i rossoblu, almeno per come è iniziato; nonostante la ferma volontà della società di proseguire il progetto sulla base dell’esperienza degli italiani, la novità Tolbert nel ruolo di lungo dimostra solidità ma non miglioramenti nel rendimento, e dopo il taglio di Emegano il ruolo di guardia è decisamente da sostituire con un giocatore, dal punto di vista delle prestazioni, più offensivo e più pericoloso all’interno del perimetro, sempre comunque mantenendo l’aggressività in difesa che ci si aspetta da un coach come Ramondino. Le costanti si chiamano Martinoni, Blizzard e Tomassini, mentre l’esperienza di Di Bella e la maturazione di Severini danno un buon contributo nel minutaggio concesso.

SCAFATI (2-8): sicuramente la sorpresa in negativo del campionato in virtù di una crisi di gioco e di risultati che permane anche dopo il ritorno di coach Perdichizzi sulla panchina dei canarini con 3 sconfitte su tre gare giocate. In classifica, dopo le ultime 5 sconfitte consecutive , rimangono ancora solo i 4 punti conquistati in casa contro Siena e Agropoli sui 20 disponibili. Difficile trovare una spiegazione tecnica. Sicuramente la squadra non è stata costruita bene e i vari inteventi in corso d’opera hanno provocato più danni che benefici. Basti pensare che Scafati perde 12,3 palle a gara recuperandone solo 3,8 e non può contare su ricambi di altissimo livello. Tra l’altro Perdichizzi si trova a gestire una squadra formata da elementi che probabilmente non avrebbe mai scelto e una squadra che se non cambia subito rotta corre il rischio concreto di  restare stabilmente nei bassifondi della classifica. Probabile un ritorno sul mercato di gennaio per un 4 e qualche piccolo.

Redazione BasketUniverso

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