Un anno fa Anderson Varejao aveva fatto notizia perché decise di rifiutare l’anello di campione NBA che i Cleveland Cavaliers avrebbero potuto concedergli. Da regolamento, infatti, la squadra campione può decidere di consegnare l’anello a tutti i giocatori che hanno fatto parte del roster nel corso della stagione. Il centro brasiliano aveva iniziato l’anno a Cleveland, venendo però ceduto a Portland dopo sole 31 gare disputate, alla sua quattordicesima stagione di fila in Ohio. Tagliato dai Blazers, aveva poi firmato con i Golden State Warriors capaci di vincere 73 partite, ma poi sconfitti alle Finals proprio da quei Cavaliers che Varejao aveva lasciato.
Cleveland, in segno di riconoscenza per una vera e propria bandiera degli ultimi anni, aveva quindi offerto a Varejao l’anello, declinato da quest’ultimo. Un anno dopo la situazione si è paradossalmente ripresentata, con gli Warriors nel ruolo degli offerenti dopo una votazione interna tra giocatori e staff. Stavolta il brasiliano aveva all’attivo ancora meno presenze, precisamente 14, prima del taglio da parte di Golden State lo scorso Febbraio, ma la sua decisione riguardo l’anello è stata diversa. Vuoi perché ormai, a 35 anni, Varejao potrebbe non avere più occasione per vincere un titolo, il giocatore ha deciso di accettare il riconoscimento degli Warriors. Da adesso anche lui potrà considerarsi un campione NBA.