F8 2018, le pagelle di Avellino-Cremona: DJO condottiero, ManDrake eterno e i 30 di Rich non bastano alla Sidigas

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VANOLI CREMONA

Darius Johnson-Odom: 7. Aspetta che la partita arrivi da lui e fa benissimo, risultando il fattore determinante della storica qualificazione di Cremona alla seconda semifinale di Coppa Italia della sua storia.

Kelvin Martin: 6.5. L’emblema di quello che è l’ex Agrigento è lo sfondamento conquistato e il conseguente fallo fatto da Kyrylo Fesenko a pochi secondi dalla fine dell’overtime, che ha permesso ai lombardi di mettere la partita in ghiaccio.

Travis Diener: 5.5. Smazza 8 assist, da grande professore di pallacanestro quale è, però quello 0/7 dal campo pesa parecchio.

Giampaolo Ricci: 6.5. “La classe operaia va in Paradiso”. Mai definizione fu più azzeccata per il #8 lombardo. Determinante nel primo quarto con 7 punti e rimbalzi offensivi, che hanno riportato i biancocelesti a contatto.

Michele Ruzzier: 5.5. Partita non indimenticabile per il playmaker azzurro: 5 punti segnati e solo 3 assist distribuiti.

Simone Fontecchio: 6. Litiga parecchio con il ferro (2/7 dal campo) però fa sentire la sua presenza fisica sotto i tabelloni, catturando 7 importanti rimbalzi.

Henry Sims: 6.5. Inizio molto molto morbido in difesa su Fesenko, tant’è che Sacchetti ha dovuto toglierlo per la disperazione, ma poi sale di livello ed è una delle chiavi della vittoria di Cremona.

Drake Diener: 7.5. Infinito. 36 anni, va per i 37, ma spiega ancora pallacanestro, anche e soprattutto a quelli molto più giovani di lui. 17 punti con 4/7 da tre.

Landon Milbourne: 5. Un corpo avulso in questa squadra; con un Sims in netta ripresa, rischia veramente il taglio qualora la Vanoli decidesse di tornare sul mercato.

All. Romeo Sacchetti: 7. Ha preso una squadra di A2 e l’ha portata alle semifinali di Coppa Italia: what else?

 

SIDIGAS AVELLINO

Dez Wells: 5. Gioca 10 minuti e non balza praticamente agli occhi per nulla.

Bruno Fitipaldo: 4. È il vero problema di questa Scandone. Sicuramente non è al 100% della forma ma quest’anno è solo croce, praticamente mai delizia.

Maarten Leunen: 5.5. L’americano non è sicuramente il marcatore principe di questa squadra però 0/3 da tre punti è pesante per uno come lui, soprattutto in questa competizione.

Thomas Scrubb: 5. Stesso identico discorso fatto per Wells.

Ariel Filloy: 6. Merita la sufficienza per quella magata alla fine del quarto quarto ma avrebbe potuto e dovuto fare di più.

Lorenzo D’Ercole: 6.5. Inserito nel quintetto un po’ a sorpresa ripaga ampiamente la fiducia datagli da Sacripanti. 4/7 da tre punti.

Jason Rich: 8. La sua prestazione è stratosferica, meriterebbe anche di più, ma questa sera nessun compagno – tolto il centro ucraino – ha provato a supportarlo verso la vittoria. 30 punti e 10 falli subiti.

Kyrylo Fesenko: 8. Doppia doppia da 19 punti e 19 rimbalzi ed era in dubbio la sua presenza a questa Final Eight… Pazzesco!

Hamady N’Diaye: 6. Il suo rendimento è limitato dalla gara mostrata del pari ruolo ex Cantù. Solo 10 minuti in campo e 4 punti realizzati.

All. Stefano “Pino” Sacripanti: 5. Indubbiamente un vero fallimento questa spedizione fiorentina per gli irpini. Sacripanti è un ottimo allenatore ma deve iniziare a vincere perché, altrimenti, il bollino del “perdente di successo” è lì dietro l’angolo.

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