Scandone Avellino
Joe Ragland 6: pronti, via e si prende una gomitata nei denti dal compagno Thomas. Non la sua miglior serata, i punti sono 16 ma con 6/15 al tiro, in più nell’ultimo quarto non è pervenuto.
Maarten Leunen 6: rischia di riaprire la partita durante una delle fiammate di Avellino nel finale, anche se pesa tantissimo una sua palla persa con circa un minuto sul cronometro che sarebbe potuta essere quella del +3.
Marques Green 5,5: entra come una scheggia impazzita, ma combina poco.
Kyrylo Fesenko 7,5: ha problemi di falli, ma contro Lawal e Lydeka sembra un gigante tra i bambini. Bravo a non raggiungere il quinto fallo, in difesa è un macigno e chiude in doppia-doppia con 12 punti e 11 rimbalzi, di cui 5 offensivi.
Adonis Thomas 7: parte benissimo, praticamente da solo riesce a firmare l’allungo del primo quarto e prosegue il suo momento positivo nel secondo. Nei restanti 20′ si spegne, tornando a farsi vedere solo con una tripla negli ultimi minuti.
Levi Randolph 7: ha un momento di blackout in mezzo alla partita, ma nel secondo tempo, quando la Scandone deve più volte riprendere la Dinamo, si fa sempre trovare pronto. Il 4/5 da dietro l’arco è lì a confermarlo.
Retin Obasohan 4,5: il peggiore dei suoi, gioca 17′ e non segna né si si segnala per qualche giocata utile.
Giovanni Severini sv: solo un paio di minuti nel primo tempo.
Andrea Zerini 5: potrebbe guadagnare minuti vista l’assenza di Cusin, ma soffre terribilmente Lawal quando deve marcarlo. Lui non si aiuta, commettendo anche 3 falli.
Coach Pino Sacripanti 5,5: impossibile raggiungere la sufficienza quando perdi ai quarti di finale partendo da principale antagonista di Milano.
Dinamo Sassari
Trevor Lacey 7: è l’unico a salvarsi nel disastroso primo quarto sassarese, gioca una partita continua e alla fine è il secondo miglior marcatore della Dinamo con 14 punti, a cui aggiunge 7 rimbalzi e una serie di penetrazioni che mettono in crisi la difesa irpina.
Roko Stipcevic 7,5: è in uno straordinario momento di forma e lo dimostra ancora una volta. Segna 15 punti, difende fino all’ultimo e, sul proprio tiro, cattura il rimbalzo in attacco che conduce poi al suo canestro della vittoria, che vale il 68-69.
David Bell 5,5: manca in questo successo di Sassari. Nel primo quarto non è pervenuto, quando parte la rimonta si mette in mostra con una tripla da nove metri, ma non è preciso al tiro per tutto l’arco della serata segnando solo 8 punti.
Giacomo Devecchi sv: parte in quintetto ma gioca soli 5′.
Brian Sacchetti 6,5: nel primo tempo è quello che ci mette più impegno, anche nelle difficoltà iniziali, mettendo a disposizione della sua squadra tanta difesa ed esperienza.
Gani Lawal 6: da una parte soffre Fesenko, dall’altra domina quando l’ucraino è in panchina. L’ex Milano e Cantù però è come al solito croce e delizia: quel che guadagna da una parte, lo perde dall’altra con clamorose ingenuità come le infrazioni di passi in post.
Dusko Savanovic 6: in sordina, parte dalla panchina e gioca 22′. Buona presenza a rimbalzo, ma da rivedere in fase offensiva, dove non riesce mai a incidere.
Tau Lydeka 4,5: in 14′ viene annullato da Fesenko e dai lunghi irpini, segna 2 punti con 3 falli commessi. La fisicità degli avversari lo mette in grande crisi.
Josh Carter 5,5: fino all’ultimo quarto non ci si accorge nemmeno della sua presenza, poi sfodera due triple importantissime che mantengono Sassari in partita nel rush finale. Paga però il resto del match da spettatore non pagante.
Lorenzo D’Ercole 6: messo in campo per arginare Thomas, a tratti ci riesce e dimostra grande impegno, nonostante non segni nemmeno un punto.
Coach Federico Pasquini 6,5: indovina l’accoppiamento D’Ercole-Thomas che mette in crisi l’americano per quel che basta, oltre che molte altre scelte difensive che mettono in difficoltà l’attacco irpino.
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