Avellino – Varese, le parole di Sacripanti e Caja in sala stampa

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LE PAROLE DI STEFANO SACRIPANTI (fonte: Ufficio Stampa Scandone Avellino)

“Sono molto contento perché abbiamo vinto una partita difficilissima contro una squadra ben allenata come Varese, dall’enorme potenziale offensivo, che siamo riusciti a bloccare a quota 61 punti. È un ulteriore passo in avanti verso quello che è il nostro attuale obiettivo: centrare le Final Eight. Abbiamo vinto nonostante i troppi sbagli e nonostante il nostro top player non abbia segnato tantissimo: da questo si evince grande partecipazione da parte di tutti in difesa. Jason Rich, infatti, ha messo a segno il tiro della vittoria, nonostante abbia fatto solo 2/14 nel corso dell’intera partita: ha dato un segnale molto forte a tutta la squadra e alla città, soprattutto perché questo ci dà la consapevolezza di una gerarchia che si sta finalmente creando. Il pubblico è stato bravo a capire la situazione e ci ha dato una grande spinta in un momento delicato del match. Siamo senza Fitipaldo ma c’è da dire che oggi Lorenzo D’Ercole ha disputato una grande gara nel ruolo di playmaker, segnando canestri molto importanti. Mi dispiace per Zerini, che ha rimediato una botta al naso: è un periodo sfortunato per lui. N’Diaye, da quanto è arrivato qui, ha fatto dei progressi enormi, merito suo sicuramente ma anche di Massimiliano Oldoini e Gianluca De Gennaro”. Conclude la disamina tecnica con una parentesi sui prossimi impegni della squadra: “Adesso ci concentriamo sulla prossima gara di Champions League, contro l’Aris Salonicco, e poi penseremo alla grande sfida contro l’Olimpia Milano. Dopodiché ci sarà la pausa, al termine della quale spero di avere nuovamente Fesenko”.

LE PAROLE DI ATTILIO CAJA (fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Varese)

«Dal punto di vista dell’approccio e dal punto di vista tecnico abbiamo giocato la gara che ci eravamo prefissati di fare. Volevamo tenere la partita su punteggi bassi e ci siamo riusciti. Ho però in mente due momenti chiave della partita. Nel primo tempo quando non siamo riusciti a capitalizzare quanto di buono avevamo fatto. In quel momento con qualche rimbalzo in più avremmo potuto guadagnare maggior vantaggio. E poi quando siamo riusciti a tornare avanti ad un minuto e mezzo dalla fine con una buona inerzia a nostro favore. Quello poteva essere il momento decisivo. Alla fine rimane il rammarico per com’è andata. Dobbiamo guardare avanti».

 

Luigi Borriello

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