Ieri sera Paul Pierce ha giocato l’ultima partita di una straordinaria carriera nella sua Los Angeles, in Gara-7 contro gli Utah Jazz. Non è finita nel migliore dei modi, con la sconfitta e l’eliminazione dei Clippers, ma nelle ore immediatamente successive alla sirena finale praticamente tutti hanno reso omaggio a uno dei simboli della NBA degli ultimi 20 anni e alla bandiera dei Boston Celtics degli anni 2000. Tutti tranne uno: Brandon Jennings, che a Boston ci aveva appena giocato da avversario Gara-1, persa contro i Celtics. Il playmaker di Washington ha prima scritto un tweet polemico e poi lo ha cancellato, anche se di questi tempi pochi secondi bastano per fare uno screen di qualsiasi cosa e rendere il tutto indelebile.
Jennings deleted I guess but how corny is this… pic.twitter.com/HK5ufBa5ll
— #BostonFan 2.0 (@BostonF4N) 1 maggio 2017
“Un anello non vuol dire che tu debba fare un farewell tour”, riferimento non troppo velato a Pierce e al paragone con Kobe Bryant, che solo un anno fa aveva dedicato la seconda parte della propria stagione ai Lakers al “salutare” i palazzetti avversari in un tour d’addio che gli aveva garantito tutti i riflettori nonostante il record perdente dei gialloviola.