BU Awards: il MIP secondo BasketUniverso

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Il Most Improved Player Award è uno di quei premi che lascia sempre scontento qualcuno, perché ogni anno almeno 4/5 giocatori mettono insiemi numeri tali da meritare questo riconoscimento. Il vincitore dello scorso anno fu Paul George di Indiana che aumentò il suo rendimento in ogni categoria statistica e il trofeo lo lanciò definitivamente tra le “superstars” NBA. Quest’anno invece la scelta è molto meno scontata con tanti giocatori meritevoli, ma il podio è per soli tre di loro. Tra gli esclusi eccellenti troviamo la guardia dei Pacers Lance Stephenson, la colonia dei Phoenix Suns composta da Gerald Green e Markieff Morris, il centro dei Clippers DeAndre Jordan, ed i playmaker di OKC e Sacramento Reggie Jackson ed Isaiah Thomas.

MIP secondo Gabriele Galbiati: Anthony Davis

hfiNP.St.56Il MIP per la stagione 2013/14 va senza ombra di dubbio ad Anthony Davis. Il prodotto di Kentucky con questa stagione è entrato nell’èlite della lega con medie da vero All Star.
Il nativo di Chicago, Illinois, ha incrementato di 7 punti la sua media realizzativa, passando dai 13.5 della passata stagione ai 20.8 di quella corrente. Davis è inoltre passato da 8.2 a 10 rimbalzi a partita, assicurandosi così la doppia-doppia di media stagionale. Un altro dato che ci può aiutare ad analizzare la sua esplosione è quello delle stoppate. La stella dei Pelicans è passato dalle 1.3 stoppate nella stagione 2012/13 alle 2.3 della stagione 2013/2014, questa statistica denota quanto ora la sua presenza nel pitturato incuta più timore agli avversari rispetto alla sua stagione da rookie.

Entrato nella NBA con sulle spalle il fardello di paragoni importanti, Anthony Davis aveva leggermente deluso le aspettative la passata stagione, ma con queste elettrizzanti prestazioni ha definitivamente messo a tacere anche i più scettici. L’anno prossimo ci si aspetta da lui quanto meno una riconferma di ciò che ha mostrato quest’anno, ma sono più che sicuro che il prodotto di Kentucky non si accontenti solo di riproporre queste cifre nell’anno venturo. La sua ambizione lo porterà sicuramente a puntare a qualcosa di più appetibile come centrare l’obiettivo Playoff con la sua squadra e in un futuro non molto lontano, perché no, anche l’MVP.

2° classificato: Goran Dragic, Phoenix Suns
3° classificato: Lance Stephenson, Indiana Pacers

 

MIP secondo Lorenzo Simonazzi: Goran Dragic

dragic_20Che dire della stagione di Goran, ha trascinato Phoenix ad una annata oltre ogni più rosea aspettativa viaggiando ad oltre 20 punti di media di gara (+5,3 rispetto alla scorsa stagione giocando 2 minuti in meno di media!). I Suns sono rimasti in corsa per i Playoff fino all’ultima settimana di Regular Season perdendo le ultime due piazzole disponibili a vantaggio di Grizzlies e Mavericks, sicuramente più esperte della giovane banda di coach Hornacek. Chissà cosa sarebbe stato se Bledsoe fosse stato integro tutta la stagione.. Il che accresce ancora i meriti dell’allenatore e del giovane play sloveno capace di concludere la stagione con il 50% da 2 (tra le guardie solo Wade fa meglio) ed il 40% da 3: un miglioramento significativo rispetto alla scorsa stagione dove viaggiava rispettivamente col 43% ed il 32%. Goran fu snobbato per la selezione dell’All Star Game e ciò non ha fatto altro che aumentare la sua leadership e la consapevolezza dei suoi mezzi lanciandolo definitivamente tra i migliori playmaker della NBA. D’altronde non tutti hanno la fortuna di lavorare e crescere con un maestro come Steve Nash ed i risultati ne sono la prova.

2° classificato: Kyle Lowry, Toronto Raptors
3° classificato: Anthony Davis, New Orleans Pelicans

 

MIP secondo Lorenzo Cieri: Anthony Davis

Tra i tanti giocatori visibilmente migliorati questo anno nella NBA il premio per il Most Improved Player non puó non aggiudicarselo Anthony Davis dei New Orleans Pelicans. Il ragazzo proveniente dall’università di Kentucky è notevolmente cresciuto sul piano tecnico e le sue statistiche in questa stagione sono la prova eloquente del suo sviluppo come giocatore. Oltre a rendere più solido il suo gioco sotto canestro, conquistando un’infinità di rimbalzi, Davis ha ampiamente migliorato la sua percentuale al tiro e i 20 punti di media lo rendono un temibile giocatore di post alto/basso. Tra i migliori stoppatori dell’intera lega, il ventunenne ha neutralizzato centinaia di giocate, spedendo i tiri dei suoi diretti avversari ben lontani dal canestro.

Un ragazzo che è già diventato un uomo squadra e che ha le carte in regola per aspirare a qualcosa di più grande in un futuro non così lontano. Ci sono numerosi giocatori ad aver disputato una grande stagione migliorando moltissimo rispetto allo scorso anno ma il MIP per il numero 23 è più che meritato.

2° classificato: Terrence Ross, Toronto Raptors
3° classificato: Lance Stephenson, Indiana Pacers

Francesco Manzi

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