Ieri Jimmy Butler ha rilasciato delle dichiarazioni abbastanza strane sull’etica del lavoro di Rose, dicendo che è inferiore rispetto a quella di un potenziale go-to-guy di una franchigia così importante com’è quella dei Chicago Bulls.
Quest’oggi il #21 ha voluto smorzare i toni sulla questione, forse perché ha capito che l’ha fatta fuori dal vaso, dando contro al simbolo di un’intera città, qual è Derrick Rose:
“Non capisco perché tutti vogliano trovare dei problemi fra me e Derrick (Rose n.d.r.), lasciateci giocare insieme e basta. Adoro avere Rose come compagno di squadra, fateci soltanto giocare insieme. Penso che possiamo essere, se non lo siamo già, il miglior backcourt dell’NBA. Inoltre ho già detto centinaia di volte che non mi interessa di chi è la squadra; il mio lavoro è aiutare a farla vincere, se vince, tutto va per il meglio”.
Certamente il MIP della passata stagione sta sempre più avendo un’importanza centrale nella franchigia, soprattutto visti i parecchi infortuni che hanno investito il numero 1 dei Tori e la crescita esponenziale del #21. Anche l’età gioca tutta a favore di Butler, senza scordare che dal 2017 Rose sarà free agent e lui ha già detto al Media Day che sta aspettando con ansia la prossima estate. Insomma, ci sono tutti i prodromi affinché Jimmy diventi l’uomo franchigia di questi Bulls ma tutto dipende da Rose, lui è il padrone del suo destino, anche se purtroppo non può controllare le sue gambe…
- Perché Victor Wembanyama si sente come Wilt Chamberlain? - 20 Aprile 2024
- Yuta Watanabe lascia l’NBA e torna a giocare in Giappone: i motivi sono seri! - 20 Aprile 2024
- Perché LeBron pensa che Jokic sia uno dei migliori giocatori di sempre? - 20 Aprile 2024