Cantù – Bologna, le parole di Sodini e Ramagli nel post partita

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RED OCTOBER CANTU’: MARCO SODINI

La Red October Cantù sconfigge la Virtus Segafredo Bologna 94 a 87, centrando la quinta vittoria in campionato che permette ai biancoblù di rimanere saldamente tra le prime otto della classe. Questo il commento in sala stampa di coach Marco Sodini, capo-allenatore della Red October, al termine del match valido per la decima giornata della Serie A.

LA DEDICA A BETTI

«Oggi vorrei essere breve – la premessa iniziale di coach Sodini – perché la parte sportiva mi interessa davvero molto poco. Siamo tutti molto tristi: i giocatori, lo staff, io personalmente, tutti. Dedichiamo la vittoria a Pier Francesco Betti che ha vissuto con noi l’inizio della stagione, dove ci ha fatto divertire tanto senza far mai mancare comunque la sua professionalità. Questa squadra dipende molto dalle emozioni e, per come abbiamo vissuto la parte finale della sua permanenza con noi, la perdita di Pier Francesco ci rattrista moltissimo, soprattutto per la velocità con cui è successo tutto».

UN COMMENTO SULLA PARTITA

«Siamo contenti per l’esito della gara, una partita difficilissima da vincere. La Virtus ci ha menato dall’inizio alla fine e noi non siamo abituati a questo. Poi, però, abbiamo capito che dovevamo incominciare a darle anche noi e siamo riusciti a fare un salto di qualità importante. Se avessimo imparato prima a farlo, magari saremmo riusciti a battere anche Venezia e Brescia. Ci tengo comunque a fare i complimenti, oltre alla mia squadra, anche a Bologna. La classifica della Virtus è bugiarda, è una formazione allenata bene. Voglio fare una menzione particolare per Jaime Smith, perché di lui si parla troppo poco. È un giocatore silenzioso e nella mia squadra ho tanti giocatori che, invece, non sono silenziosi. Questa sera Smith è stato estremamente concreto: 13 punti, 8 assist ma soprattutto +16 di plus minus, è stato davvero bravo a restare lucido fino alla fine. Dedico ancora una volta la vittoria a Pier Francesco – conclude Sodini – adesso non voglio andare a Milano per fare lo spettatore».

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: MARCO SODINI

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