La Red October, che diventerà Mia per le ultime dieci giornate di campionato, è ancora senza uno straniero dopo la partenza di Vaidas Kariniauskas per la Romania e difficilmente spenderà il sedicesimo tesseramento a stretto giro di posta.
Infatti Cantù ha intenzione di prolungare il contratto di Uros Slokar fino a fine stagione (il suo secondo gettone scadrebbe il 28 febbraio) e tenere l’ultimo tesseramento solo in caso di infortunio o di necessità di classifica perché è acclarato che, qualora ci dovesse essere un problema serio a qualsiasi dei componenti “titolari” della squadra, la stagione dei brianzoli potrebbe concludersi in farsa e non in gloria, come si pensava ad inizio agosto 2016, con l’arrivo di Rimas Kurtinaitis. Perché è vero che Darden avrebbe bisogno di un backup però non si deve dimenticare che, per esempio, se JaJuan Johnson dovesse avere qualche fastidio fisico di un’entità non banale, l’unico centro nel roster canturino è Francesco Quaglia, che non ha fatto male quando è stato in campo, però è tutt’altra cosa giocare 40 minuti senza possibilità di commettere falli ingenui, vista l’assenza di un sostituto vero.
Ecco che quindi Cantù andrà avanti con questi undici, più Slokar, e poi, tra qualche giornata, quando la posizione in classifica sarà ancora più chiara – infatti ora la Mia è in una situazione border line tra l’ultimo posto e l’ottavo in graduatoria – si potrà andare sul mercato alla ricerca di un’ala che possa dare quei 10-15 minuti di riposo a Tremmell Darden, il vero stacanovista della Red October, insieme al più giovane JJ Johnson.
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