Cantù-Milano: le pagelle del derby lombardo

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L’Acqua Vitasnella Cantù vince il derby lombardo più atteso e lancia un segnale sia in ottica qualificazione ai Playoffs sia per quanto riguarda un possibile scontro al primo turno della post-season proprio contro l’Olimpia Milano.

Acqua Vitasnella Cantù

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Stefano Gentile 8: Assoluto dominatore della partita, segna 20 punti e dà una mano anche a rimbalzo nonostante sia un piccolo. Stravince il duello familiare ed è il vero trascinatore di Cantù, mandando in crisi la difesa milanese.

Ivan Buva 6,5: Non si scatena in attacco, ma a rimbalzo è una sicurezza. Fa il lavoro sporco ma la vittoria passa anche dal suo sudore.

James Feldeine 6: Mezzo voto in più per il buzzer beater sulla sirena del primo quarto. Partita abbastanza anonima, fa il compitino e nulla più.

Awudu Abass 5,5: Si vede molto poco, spreca l’unica occasione che ha in contropiede.

Eric Williams 7,5: Nel primo tempo si vede poco, ma quando ha l’opportunità di far male non sbaglia. E’ il migliore in campo della seconda metà di gara, soffrendo un po’ Samuels in difesa ma restituendo tutto con gli interessi in attacco.

Darius Johnson-Odom 7,5: Vince la sfida contro l’altro ex Lakers, Brooks. La sua energia è fondamentale per Cantù, lui incide per tutto l’arco del match faticando solo nel terzo periodo quando gli si accolla Cerella. Dà anche spettacolo in contropiede con una poderosa schiacciata che infiamma il PalaDesio.

Metta World Peace 7,5: Sempre in doppia cifra da quando è in Italia, si conferma anche nel derby con 13 punti. Lotta come un leone a rimbalzo, la valutazione cala per alcune selezioni di tiri rivedibili, chiude in totale con 5/13 dal campo.

Giorgi Shermadini 7: In attacco ci pensa Williams, nel resto lo completa lui. Il georgiano giganteggia a rimbalzo catturandone 11 in totale e addirittura 5 in attacco.

DeQuan Jones 6,5: Il fisico gli permette di contenere Alessandro Gentile, in attacco non esagera e gioca una partita sufficiente.

Pino Sacripanti 7: Prepara molto bene la gara e trova risposte dai suoi dopo la sconfitta di Domenica scorsa, concede molti minuti a Williams e Buva e loro lo ripagano.

 

Olimpia Milano

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Joe Ragland 7: Vede la sua ex squadra e si infiamma, purtroppo per Milano dura solo per il primo tempo. Per problemi di falli cala nella seconda metà, risultando comunque il miglior marcatore dell’Olimpia.

Niccolò Melli 6,5: Nel primo quarto sembra poter spaccare il mondo, apre con due triple ma poi entra nel tunnel dei falli che ne condizionano la partita. Non segna più dopo i primi 6 punti, facendo fatica dal punto di vista fisico e a rimbalzo.

David Moss 5: Partita insufficiente, non particolarmente arcigno in difesa ed inesistente in attacco.

Angelo Gigli 5,5: Erto a secondo centro di Milano, non riesce a dare il contributo che probabilmente i tifosi sognerebbero. Gioca poco, ma anche per lui qualche fallo di troppo.

Alessandro Gentile 4,5: Se Hackett è assente per infortunio, lui è assente senza giustificazioni. Cantù riesce a mettergli la museruola e il capitano di Milano diventa inoffensivo, chiudendo con 5 punti e 2/11 dal campo.

Bruno Cerella 6,5: Quando viene chiamato fa sempre la sua parte, nel terzo quarto in difesa è protagonista di alcune giocate che illudono l’Olimpia. In attacco si limita a non esagerare.

Samardo Samuels 6,5: Se ci si fermasse ai punti, meriterebbe un voto in più. Poi però si guarda la casella “rimbalzi” e si legge 5. Viene ammansito dalla coppia Williams-Shermadini, soffre sotto i tabelloni e in difesa. Tanto fumo e niente arrosto.

Linas Kleiza 4: Che non fosse più il giocatore di due anni fa, si sapeva. Il lituano è protagonista dell’ennesima prestazione sottotono, gravemente insufficiente, che dura appena 8 minuti per via dei falli e di una serie di giocate negative.

MarShon Brooks 6,5: Non riesce a fare il bello ed il cattivo tempo come spesso è capitato quest’anno. Banchi lo impiega anche da playmaker per i problemi di falli di Ragland, ma non è il suo ruolo e si vede. Perde 5 palloni, recupera qualche punto in attacco dove come al solito è impeccabile, capendosi alla perfezione con Samuels.

Luca Banchi 4,5: I suoi non lo aiutano commettendo molti falli, ma il coach dell’Olimpia non azzecca le scelte.

Francesco Manzi

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