The Croatian Sniper e Tremenduz fanno saltare il Banco: Cantù rifila un ventello a Sassari

Serie A News

Red October Cantù – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 90-69

(30-25; 21-24; 21-10; 18-10)

pilepic cantù

QUINTETTI

Cantù: Waters, Pilepic, Darden, Travis, Lawal
Sassari: Johnson-Odom, Lacey, Carter, Savanovic, Olaseni.

ASSENZE

Cantù, come ormai ben si sa, non può contare su Zabian Dowdell (out ancora almeno un paio di mesi) e Marco Laganà, che si sta allenando a parte ma va comunque a referto per raggiungere la quota degli italiani. In settimana c’è stato un piccolo problema per Callahan, che ha fatto pensare alla società di tesserare subito Alex Acker (sta dando una mano negli allenamenti a coach Kurtinaitis), ma l’allarme è rientrato e la decisione dell’ingaggio o meno dell’italo-americano verrà rimandata a settimana prossima (anche se è molto probabile). Non al meglio nemmeno Romeo Travis che si è bloccato venerdì durante la seduta di allenamento.
Sul fronte sassarese invece l’unico assente è Tau Lydeka, come aveva già segnalato in conferenza stampa Federico Pasquini.

STATO DI FORMA

I padroni di casa arrivano da una bella vittoria, la prima ufficiale dell’anno, contro la sopresa Consultinvest Pesaro, squadra che ha dimostrato di avere dei lunghi di assolutissimo livello per il nostro campionato. Sicuramente l’umore dei canturino è altro, senza dimenticare poi che vanno ad affrontare una delle prime forze del campionato, che ha perso solamente contro Reggio Emilia a Bologna.
Anche la stato di forma di Sassari è ottimo, probabilmente superiore a quello dei brianzoli, vista la bella vittoria di martedì contro lo Stelmet Zielona Gora, nell’esordio stagionale in Fiba Champions League. La Dinamo, inoltre, ha anche vinto due partite su tre, entrambe in scioltezza contro Varese e Brescia, ma non ha ancora mai conquistato punti fuori casa.

SCELTA TATTICA

La Red October ha deciso di andare tantissimo sotto canestro e ha ottenuto i suoi frutti perché sono arrivati dai quattro lunghi che si sono alternati.
Sassari invece ha fatto molto male a Cantù con i pick and roll centrali, vista la poca rapidità di piedi dei giocatori di Kurtinaitis.

LA GARA

Partono bene i lunghi di tutte e due le squadre, che si riveleranno un vero fattore per tutta la partita. Cantù prova a comandare i ritmi del gioco, soprattutto con il grande apporto dalla panchina di JaJuan Johnson (11 punti in otto minuti giocati in tutto il primo tempo). La Red October tocca il +7 ma, al primo intervallo obbligatorio, sono sul 30 a 25, +5 quindi.
L’inizio del secondo quarto è parecchio influenzato dal cattivo arbitraggio della terne, che non sembra essere all’altezza per una partita di questo livello: la dimostrazione sono alcuni fischi dubbi contro Cantù nei primi due minuti di gioco e poi il troppo tempo passato per decidere la bontà o meno del canestro di Pilepic ad un secondo dalla fine del primo tempo. Il match è equilibrato, si susseguono continui break da ambo le parti e all’intervallo lungo è Cantù a condurre di due, 51 a 49.
Al ritorno dagli spogliatoi si butta a fatica la palla nel cesto, quasi come ci fosse un coperchio, posto però su entrambi i canestri. Cantù è brava a sfruttare la fisicità dei suoi lunghi e l’incredibile 4/4 dalla lunetta di Gani Lawal, che le permette di essere sopra 64 a 55 al ventiseiesimo. Darden è letale negli ultimi minuti, sia da dentro che da fuori la linea del tiro da tre punti e i padroni di casa chiudono al trentesimo sopra 72 a 59. Sassari dovrà fare a meno di Dusko Savanovic per tutto il quarto quarto per motivi di falli: infatti ha commesso il quarto e il quinto nel giro di un batter d’occhio, prima sfondamento e poi tecnico per proteste reiterate nei confronti dell’arbitro.
La Red October entra nell’ultimo quarto con l’obiettivo di uccidere la partita e così fa: a metà frazione è a +18. Gli ultimi cinque minuti sono puro garbage time e Cantù torna a battere Sassari in casa dopo la prima sconfitta dello scorso anno con il punteggio finale di .

 

SVOLTA DELLA PARTITA

Il match ha assunto una forma completamente diversa da quando è uscito per cinque falli Dusko Savanovic perché Pasquini si è trovato costretto a far giocare Brian Sacchetti da centro, anche a causa dei quattro cartellini sulle spalle di Gabe Olaseni.

MIGLIORI IN CAMPO

Cantù: Fran Pilepic, 20 punti con 4/9 da tre punti e 3 assist. Parte male da tre ma poi si riprende ed è un vero mattatore della partita.
Sassari: Gabriel Olaseni, 17 punti, con 7/9 da due punti. Una vera spina nel fianco con i suoi pick and roll centrali.

PEGGIORI IN CAMPO

Cantù: Vaidas Kariniauskas. Difficile trovare un vero peggiore in una partita così ben giocata, diciamo che è quello che ha fatto meno degli altri.
Sassari: Josh Carter. Evanescente. Sta in campo 22 minuti e si prende solo quattro tiri, per un misero 0/3 da tre punti.

TABELLINI

Cantù: Baparapè ne, Parrillo 2, Laganà ne, Pilepic 20, Waters 8, Callahan 0, Kariniauskas 0, Darden 17, Quaglia ne, Travis 14, Johnson 15, Lawal 16. All. Rimas Kurtinaitis.

Sassari: Johnson-Odom 11, Lacey 6, Devecchi 5, D’Ercole 0, Sacchetti 4, Lydeka ne, Savanovic 13, Carter 0, Stipcevic 13, Olaseni 17, Ebeling ne, Monaldi ne. All. Federico Pasquini.

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