Carmelo Anthony: passato, presente e futuro di una complessa situazione

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A New York il caos regna sovrano, è sempre stato così, ma da quando Carmelo Anthony è in città le cose sono peggiorate. Vi ricordate i divertentissimi Knicks di Mike D’Antoni, Raymond Felton, Danilo Gallinari e Amar’e Stoudemire in versione MVP? Probabilmente quello è stato l’ultimo momento vagamente positivo nella storia dei New York Knicks. 

Carmelo Anthony

Nonostante la dirigenza abbia investito molto sul mercato nelle ultime estati (vedi i contratti firmati da Billups e Chandler, quello di Robin Lopez e l’ultimo di Joakim Noah), i risultati sono sempre stati molto scarsi. Con l’arrivo di Porzingis prima, di Rose e Noah poi, la situazione è leggermente migliorata, ma sarà molto difficile vedere i Knicks ai piani alti della lega con questo nucleo.

Quando Carmelo Anthony si è fatto convincere dall’arrivo di Phil Jackson a rimanere a NY, sperava probabilmente nell’arrivo di almeno una All Star con la quale formare un nucleo che avrebbe puntato alla vittoria del titolo (e questo sarebbe stato anche il sogno di Phil), ma è arrivato “solo” Kristaps Porzingis, un ragazzo dal potenziale fenomenale e fortissimo già ora ma che è ancora molto giovane e, soprattutto, sembra essere ormai al centro del progetto. Proprio questo “dettaglio” potrebbe portare Carmelo Anthony a cambiare aria.

‘Melo ha un contratto da oltre 25 milioni annui fino all’estate del 2018, quando potrebbe decidere di non sfruttare la player option e diventare free agent. I Knicks potrebbero prendere in considerazione l’idea di metterlo sul mercato quest’estate per vari motivi: per non perderlo nel 2018 senza ottenere nulla in cambio e per ricevere dei giocatori più adatti a giocare con Porzingis e magari giovani come lui. Questo scenario è però ostacolato dalla “No Trade Clause” presente sul contratto di Anthony, sostanzialmente sarà il giocatore ad avere l’ultima parola su un eventuale trade che lo coinvolga.

T.J. McConnell, Kristaps Porzingis, Carmelo AnthonyI principali insider sono sempre stati convinti della sua volontà di rimanere a New York, ma nelle ultime settimane qualcosa sembra esser cambiata. Abbiamo già parlato del fatto che questa sarà molto presto la squadra di Kristaps Porzingis, ma non del rapporto di ‘Melo con Phil Jackson che non è mai stato idilliaco (anche di recente Phil ha sottolineato che, a differenza di Kobe e Jordan, Anthony è meno disposto a limare il suo gioco per venire in contro alle esigenze della squadra). La sconfitta subita contro i Philadelphia 76ers potrebbe rappresentare un punto di svolta: i Knicks buttano via 10 punti di vantaggio negli ultimi due minuti, ‘Melo non tocca palla sul possesso decisivo (terminato con un airball di Porzingis su un tiro ben costruito) e subisce il canestro decisivo di TJ McConnell in faccia, senza impegnarsi più di tanto nella difesa. Questa sconfitta somiglia tanto alla classica goccia che fa traboccare il vaso visto che Carmelo Anthony ha attaccato i suoi compagni in spogliatoio definendo inaccettabile l’atteggiamento della squadra e la sconfitta.

A questo punto la soluzione migliore per entrambe le parti potrebbe essere quella di separarsi, magari non ora ma a fine stagione. Non abbiamo una prova che dimostri la volontà della dirigenza e del giocatore di separare le proprie strade, ma ci sono tanti indizi. Secondo Hoopshype, Anthony avrebbe confessato alla dirigenza di esser disposto ad accettare eventuali trade con Clippers e Cavaliers. “E ci mancherebbe altro” potremo aggiungere noi, peccato che David Griffin e Doc Rivers non sacrificheranno mai le loro stelle per il solo Carmelo Anthony. La realtà è che ‘Melo ha quasi 33 anni, sta giocando evidentemente a livelli bassi per i suoi standard (e probabilmente l’eta non è il fattore principale) e non ha mai lottato per qualcosa di importante nella sua carriera ed ora si trova di fronte ad un bivio: rassegnarsi ad un ruolo di contorno dei Knicks del futuro, nella speranza che siano vincenti, o cambiare squadra, magari in fretta visto che il tempo non fa sconti, rischiando però di ritrovarsi in una situazione simile dal momento che una trade con Cavs o Clippers è attualmente Fantabasket. Leggermente più fattibile potrebbe essere invece un suo approdo a Boston (non c’è nessun rumors a riguardo, chiariamo): la squadra è ben messa, potrebbe sacrificare alcuni giovani che farebbero molto comodo ai Knicks o, semplicemente, includere nel pacchetto la prima scelta dei Brooklyn Nets grazie alla quale Phil Jackson affiancherebbe a Porzingis un altro futuro All Star.

Luca Diamante

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