Caso Leonard, piovono critiche da parte di Bruce Bowen e David Robinson

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L’atteggiamento di Kawhi Leonard negli ultimi mesi non è piaciuto a nessuno, all’interno dell’ambiente Spurs. Già dalla gestione del suo infortunio, decidendo di non fidarsi dei medici texani e saltando praticamente tutta la stagione (9 le partite giocate da Leonard, tutte tra metà Dicembre e metà Gennaio) aveva attirato le critiche del suo compagno Tony Parker, ora invece arrivano da due leggende di San Antonio come Bruce Bowen e l’Ammiraglio David Robinson, che si vanno ad aggiungere a quelle di altri ex giocatori come Scottie Pippen e Richard “Rip” Hamilton”.

Bowen, giocatore Spurs dal 2001 al 2009 con cui ha vinto 3 titoli e fino al 2008 è sempre stato in un quintetto difensivo Nba (5 volte nel First Team, 3 volte nel Second Team) è sicuramente il prototipo di giocatore su cui Popovich ha costruito Leonard. L’ex numero 12 ha difeso l’operato degli Spurs ed è arrivato a dire che Kawhi, secondo lui, può essere stato consigliato male da qualcuno a lui vicino.

Prima ha detto “Beh, hanno sbagliato la mia diagnosi”, ma sta a sentire: guadagni 18 milioni l’anno e pensi che gli Spurs abbiano voluto accelerare i tuoi tempi di recupero? Non hai giocato per la maggior parte di questa stagione e sei l’uomo franchigia, credi che loro non avessero a cuore i tuoi interessi? Stai scherzando? Io penso che stiano consigliando male il ragazzo. Le cose stanno così, lui è stato protetto da San Antonio, è arrivato in Nba in un momento in cui poteva ancora fare affidamento su Tim (Duncan), Tony (Parker) e Manu (Ginobili). Come giocatore, se sono un leader per la mia squadra, se i miei compagni arrivano ai Playoffs io vado con loro, perché si tratta di cameratismo, di amicizia, di fratellanza, ecco di cosa sto parlando. Quando ciò non succede per me è un segnale che mi fa domandare “Questo ragazzo ha determinazione?”

Anche David Robinson ha parlato del caso Leonard ospite da Espn, lamentandosi del silenzio dell’ala californiana.

So che Pop rispetta molto Kawhi e viceversa, ma Leonard non può stare zitto. È cresciuto, deve prendersi le sue responsabilità, è diventato l’uomo franchigia! Deve far sentire la sua voce. Spero lo faccia, se vuole essere davvero un top 3  Nba deve essere un leader, voglio dire, LeBron ci mette la faccia e dice “Hey, questa è la mia squadra, che succede?”. Tutti amiamo Kawhi e vogliamo che resti qui l’anno prossimo, ma non so se abbiamo delle possibilità, sarà una sfida. Vedremo cosa vorrà fare, se vorrà forzare la mano (per essere scambiato), intanto Pop è andato a parlarci faccia a faccia.

The Admiral ha parlato anche di possibile rebuilding in quel di San Antoni, nel caso Leonard partisse: “Beh, non perdi un talento come Kawhi e pensi che andrà tutto bene, non perdi un giocatore di quel calibro senza conseguenze. Anche quando Tim si è ritirato ha lasciato un grande vuoto, certo sono rimasti altri ottimi giocatori, ma non era la stessa cosa.”

Alessio Tarquini

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