Pare proprio che il matrimonio tra i Miami Heat e Chris Bosh sia giunto al termine: un sodalizio durato 6 stagioni, culminato con i due anelli nel 2012 e 2013 al fianco di LeBron James e Dwyane Wade.
Sarà infatti l’ex Raptors l’ultimo dei Big Three a fare le valigie ed andarsene da Miami, ma per lui si tratta di un addio amaro: dopo che Bosh è risultato ancora una volta impossibilitato a scendere in campo per la nuova stagione a causa dei risaputi problemi di coaguli di sangue nel suo corpo, Pat Riley aveva dichiarato che l’avventura agli Heat del numero 1 biancorosso poteva ritenersi conclusa. Questa la risposta del diretto interessato, Chris Bosh:
Non ho ricevuto una chiamata nè un messaggio nè niente di tutto ciò; lo so che è un business, lo capisco, ma se dici certe cose ad una persona, vinci dei campionati insieme e passi certi momenti con lui, non vorresti scoprire le cose dai media, ma da lui direttamente.
E’ molto dura, tutti parliamo di impegno, fratellanza e tutte queste cose e poi, per qualsivoglia motivo, scopri le cose così. Fa male.
Uno pensa che quando si smette di giocare le cose vadano così: te ne vai verso l’orizzonte, tutto va bene, mandi baci ai fans e forse qualche lacrima viene versata e le persone ti accompagnano. Solo che non è così per me, quindi sì, penso che la mia carriera con gli Heat sia finita, ma non la mia carriera da giocatore Nba. Solo che non mi aspettavo tutto ciò.
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