Dall’ Acqua Vitasnella a Gomorra: corsa contro il tempo per iscrivere Caserta?

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iavazziStringono i tempi per l’ iscrizione della Juve Caserta al prossimo campionato di A1. Il patron dei campani Iavazzi ha già da tempo dichiarato che non proseguirà il suo impegno economico diventato troppo gravoso e dopo aver salvato sul campo la squadra, sta cercando aiuto per tenerla in vita. L’appello all’ imprenditoria locale però è andato a vuoto e Caserta ha come prima scadenza il 20 giugno la fidejussione da 250’000€, a cui vanno sommati 18’000€ di quota sociale, prima della quota FIP da 40’000€ con scadenza 15 luglio. Una cifra sicuramente importante che garantirebbe esclusivamente l’iscrizione al campionato, senza quindi considerare tutte le altre spese di gestione a partire dagli atleti. Per questi motivi non si respira molta fiducia in Campania, ma un’ ancora di salvataggio potrebbe arrivare da Acqua Vitasnella. L’ attuale main sponsor di Cantù vede il proprio contratto con i brianzoli in scadenza il prossimo 30 giugno, e per dare continuità alla spesa in immagine effettuata negli ultimi anni vorrebbe rimanere nel mondo della palla a spicchi. Il nuovo presidente canturino Gerasimenko ha fatto capire di non essere intenzionato a rinnovare il contratto con i produttori di acqua, che hanno dirottato le proprie mire quindi sulla società campana. D’altronde Vitasnella fa parte del gruppo Ferrarelle, che ha la propria sede a Riardo, in provincia di Caserta. L’idea quindi è di investire circa la stessa cifra spesa su Cantù (500’000€ per 3 anni), con un forte input di capitale iniziale per coprire più parte possibile dei già citati 250’000, e dare linfa vitale alla società campana in attesa di nuovi investitori. Nel mentre il popolo casertano si è mobilitato con l’ associazione “Io sto con la JuveCaserta” che ha raccolto firme illustri tra i suoi contribuenti come Marco d’ Amore di “Gomorra”, Claudio Santamaria visto recentemente in “Lo chiamavano Jeeg Robot” e Massimo Lopez. Al momento però sono stati raccolti solamente 21’000€ da questa raccolta fondi. che quindi non sono abbastanza per dissipare i dubbi sul futuro.

Virtus.it
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Spettatrice interessata di tutto ciò è sempre la Virtus Bologna, ancora in attesa di delineare anch’essa il proprio futuro societario, ma che sarebbe la prima in graduatoria per un’eventuale ripescaggio. Nel caso gli emiliani rimanessero come ora con Basciano e Bucci al comando e si trovassero le adeguate coperture economiche, ci sarebbe questo spiraglio per riportare nella massima serie il basket bolognese a 2 mesi dall’ onta della prima retrocessione sul campo nella storia del club bianconero.

Luca Marchesini

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