Danilovic: “Il budget della FIP è venti volte quello della Serbia”

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Sasha Danilovic, ex leggenda della Virtus Bologna e attuale presidente della federazione serba, ha parlato della sfida di mercoledì con l’Italia. Nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport diversi accenni al suo passato in bianconero e un curioso paragone fra il budget della FIP e quello a sua disposizione.

Ecco uno stralcio delle parole di Danilovic.

Con l’Italia sarà una partita dura, abbiamo sette assenze, chiunque faticherebbe ma non cerchiamo alibi. Sono sincero, non penso che la Serbia sia favorita ma non sono spaventato, su un campo da basket non ho mai avuto paura.
Bogdanovic? Per me è come un figlio, è bellissimo vederlo giocare ma sono il presidente federale, non parlo di questione tecniche ma solo economiche: ad esempio noi abbiamo un budget di 2,5 milioni, Petrucci mi ha detto che il vostro supera i 40.
L’Italia gioca con grande organizzazione, ha uno spirito ammirevole ed è allenata da un grandissimo coach, Messina è un mio carissimo amico anche se ora si sta “americanizzando”.
Paragoni con la mia Virtus? Era un altro basket, c’erano personaggi del tutto diversi ma Brunamonti (ora team manager dell’Italia, ndc) è e resta il capitano, una persona straordinaria. A Bologna mi sento a casa come a Belgrado.

7 thoughts on “Danilovic: “Il budget della FIP è venti volte quello della Serbia”

  1. Però da buon paraculo ci ha anche incensato, eheh. Secondo me ha lanciato una frecciatina più per togliere alla sua squadra il peso dell’essere considerati favoriti (della serie, il nostro movimento non è superiore al vostro, anzi) e anche per autoincensare la propria Federazione (vedete quanto riusciamo a fare tanto con poco?). Non credo che la nostra Nazionale possa farsi condizionare da una dichiarazione più politica che sportiva, con Messina poi abituato a Bologna a isolare i giocatori da un ambiente ricco di polemiche tra le due sponde.

    Aggiungo che purtroppo, come ho scritto qui, l’obbligatorietà di far vedere la nazionale in chiaro scatta solo per semifinale e finale del campionato mondiale, non europeo.

  2. Stefano D’Andreagiovanni Ha scritto: La questione del budget è inquietante, loro con 2,5 milioni sfornano talenti a profusione, noi con 40 milioni facciamo fatica a creare giocatori di alto livello europeo. Di questa cifra quanta ne viene spesa per la promozione della disciplina, per formare gli istruttor e per incentivare i settori giovanili?Non regge più nemmeno la questione delle difficoltà post-guerra che temprano i giocatori, che vedono lo sport come evasione e riscatto dai problemi. Parliamo di giocatori che hanno iniziato a giocare nei primi anni 2000, nella fase di decisa ripresa economica e sociale.

    Naturalmente verrò “taciuto” di complottismo, ma io credo che Danilovic abbia lanciato la provocazione per destabilizzare l’Italia prima del match. Sa benissimo che i quarti sono l’ultima possibilità di questa generazione di nostri giocatori di “farcela” (oggi l’hanno detto sia Belinelli che Aradori in due interviste distinte), inoltre frequenta Myers e altri italiani spessissimo (è apparso di recente in un video su Facebook dove i due ridevano e scherzavano insieme). Sa in che situazione siamo e sa dove colpire. Sa anche che la nostra attuale dirigenza punta alla semifinale per una questione di visibilità (leggi: TV in chiaro) ed è ben conscio della nostra crisi nera. Per cui cos’è andato a fare? Da bravo serbo idolatrato è andato a dire che noi siamo ricchi e con questa ricchezza ci nettiamo il sedere. :D Non dobbiamo cadere nel tranello, piuttosto dobbiamo pensare a spanar loro le chiappe.

  3. Stefano D’Andreagiovanni Ha scritto: 

    Davide Ha scritto: “Su un campo da basket non ho mai avuto paura”… ma anche no. Negli anni ’90 Superbasket pubblicò una notizia per cui da piccolo, a causa dello stress, era solito vomitare prima delle partite.

    Io può, tu non rompe miei grandi testicoli.https://www.basketuniverso.it/wp-content/uploads/wpforo/default_attachments/1505147524-danilovic.jpg

    Ah ah ah! “Per la nostra grande Madre Jugoslavia! Tu no torna casa stasera!” :D

  4. La questione del budget è inquietante, loro con 2,5 milioni sfornano talenti a profusione, noi con 40 milioni facciamo fatica a creare giocatori di alto livello europeo. Di questa cifra quanta ne viene spesa per la promozione della disciplina, per formare gli istruttor e per incentivare i settori giovanili?

    Non regge più nemmeno la questione delle difficoltà post-guerra che temprano i giocatori, che vedono lo sport come evasione e riscatto dai problemi. Parliamo di giocatori che hanno iniziato a giocare nei primi anni 2000, nella fase di decisa ripresa economica e sociale.

  5. “Su un campo da basket non ho mai avuto paura”… ma anche no. Negli anni ’90 Superbasket pubblicò una notizia per cui da piccolo, a causa dello stress, era solito vomitare prima delle partite.

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