Avellino fa il colpo grosso ed espugna il PalaSerradimigni. Sassari K.O.

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BANCO DI SARDEGNA SASSARI – SIDIGAS AVELLINO 70-75
(16-24; 25-11; 14-18; 15-22)

QUINTETTO
BSS: Johnson-Odom – Lacey – Carter – Savanovic – Olaseni
SAV: Ragland – Randolph – Thomas – Leunen – Fesenko

ASSENZE
Nessun assente per l’anticipo dell’ora di pranzo: i padroni di casa recuperano anche Sacchetti e Johnson-Odom, usciti acciaccati dopo la partita europea; nessun problema invece per gli uomini di Sacripanti.

STATO DI FORMA
Settimana difficile per la Dinamo Sassari: sono due le sconfitte sul groppone, arrivate da due ottime prestazioni contro Milano e, soprattutto, Besiktas. Proprio l’ultima, arrivata al buzzer dopo 38′ minuti di superiorità, potrebbe scoperchiare il gatto dentro la scatola: reagire positivamente o demolire psicologicamente.
Gli ospiti, analogamente, arrivano da una sonora sconfitta casalinga contro Reggio Emilia in campionato, ma sono motivati dalla vittoria conquistata in Montenegro contro KK Mornar grazie a un ottimo Ragland.

SCELTA TATTICA
SS Gli esterni sono il fulcro del gioco: segnano, sfruttano tantissimo i blocchi di Savanovic, ma creano anche confusione nell’impostare le azioni, talvolta prolungate e fini a sé stesse; in difesa il pressing sui portatori di palla e il raddoppio sui lunghi porta i risultati sperati, anche più della zona.
AV  Imposta molte azioni offensive sul tiro dalla distanza ma in generale sono fondamentali i rimbalzi d’attacco per Avellino, chiave decisiva nella prima parte di gara. Fesenko è un brutto cliente nel pitturato della Dinamo. Nota dolente la poca precisione dalla lunetta, con tanti punti gettati alle ortiche (e le partite si portano anticipatamente a casa così).

LA GARA

ragland avellino

La Scandone inizia subito al razzo: difesa e attacco consentono lo 0-10 di break dalle mani di Thomas, Ragland e Fesenko. Sassari sembra confusa e in difficoltà, ma riesce comunque a interrompere il momento positivo dei campani costruendo una mini-rimonta nei minuti seguenti (6-0 controbreak). Colpo su colpo la gara aumenta di intensità, sono tanti gli errori ma è comunque Avellino ad avere le redini della gara, avanti di almeno due possessi per tanti minuti prima che la giocata di Severini e la tripla di Ragland consentano il volo verso il +11. Solo Stipcevic nel finale interrompe il break con il 3/3 dalla lunettà (16-24).
Monaldi, Stipcevic e Sacchetti aprono il secondo periodo con tre triple che valgono il 12-0 complessivo di break che mette per la prima volta la Dinamo sopra. Avellino vive un momento di disordine, prova a riprendere la partita in mano, ma il risultato è un apertissimo 27-27. Sul pari, Sassari vuole dare l’allungo decisivo prima della sirena, con un 11-3 di parziale nato dalle mani di Savanovic, Lydeka ma soprattutto Stipcevic. Gli irpinii si aggrappano a Leunen e Thomas, firmano addirittura l’ultima azione con Ragland, ma alla sirena rientrano negli spogliatoi sotto 41-35.

Il ritorno in campo porta consiglio ad Avellino che, con costanza, rientra in gara grazie ai punti di Thomas, Randolph e Fesenko, per il -1. Devecchi segna una tripla pesante, ma la gara sembra cambiata sia tatticamente che psicologicamente. Le squadre non si scostano, nonostante i tanti botta e risposta, con i padroni di casa avanti di 5 punti nei minuti successivi. Le ultime due azioni finali però rimettono tutto in discussione, con Ragland autore di due layup fondamentali (55-53).
Il capitano biancoblu spara la bomba di inizio quarto, ma gli ospiti sono carichi e lo dimostrano con lo 0-5 del pari per iniziativa di Randolph, sottotono fino a quel momento. Sul risultato di parità, gli irpini sembrano convinti e mettono in atto un bombardamento grazie all’estro di Randolph e la precisione di Thomas. Sassari a suo modo risponde con Stipcevic, Carter e Olaseni; ma nel momento di equilibrio entra in partita l’ex della gara Cusin, autore dei canestri che valgono la vittoria finale di Avellino. I padroni di casa non sfruttano l’ultimo possesso e al PalaSerradimigni finisce 70-75.

SVOLTA DELLA PARTITA

Il circus shot di Cusin, nel momento più difficile per lui e la squadra, non vale solo il +3 ma probabilmente il canestro che divide le due squadre. I due liberi poi chiudono definitivamente la gara. Un po’ l’ingenuità di Stipcevic, un po’ l’ultimo possesso non sfruttato, sicuramente la Sidigas Avellino dovrà anche ringraziare il lungo azzurro.

MIGLIORI IN CAMPO

Stipcevic 18 punti – 4 rimbalzi – 2 assist – val. Lega 19

Ragland 18 punti – 9 assist – 2 palle recuperate – faro

PEGGIORI IN CAMPO

Lacey 2 punti – 1/9 al tiro – 4 palle perse – val. Lega 0

Green 0 punti in 11′ minuti – 1 palla persa – val. Lega -3 – impalpabile

TABELLINI
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Johnson-Odom 9, Lacey 2, Devecchi 6, D’Ercole n.e, Lydeka 10, Savanovic 6, Carter 4, Stipcevic 18, Olaseni 9, Ebeling n.e, Monaldi 3. All. Pasquini
SIDIGAS AVELLINO: Zerini 0, Ragland 18, Green 0, Esposito n.e, Leunen 3, Cusin 5, Severini 5, Randolph 18, Obasohan 0, Fesenko 5, Thomas 21, Parlato n.e. All. Sacripanti

Mario Puggioni
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