È ancora Venezia – Trento ai Playoffs, Sutton “Aspettavamo questa serie. Venezia non può fermarmi sul piano atletico”

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Sulla Gazzetta dello Sport Dominique Sutton ha parlato della serie tra la sua Trento e la Reyer Venezia, remake della Finale dello scorso anno.

Ancora Venezia, è pronto per regolare i conti?

Finalmente è arrivata l’ora di concentrarci su di loro. Il ricordo di quella sfida è vivo nelle nostre teste e, non lo nego, questa è una serie che aspettavamo. Non vediamo l’ora di iniziare e per farlo al meglio l’obiettivo numero uno sarà quello di arrivarci al top della forma, prendendoci cura del nostro corpo e restando sano.

Siete in forma strepitosa, come fate ogni volta ad arrivare così brillanti alla fine?

Credo sia tutto legato all’importanza della posta in palio: tante squadre perdono la concentrazione negli ultimi due – tre mesi di stagione, bruciano troppe energie ad inizio campionato ed arrivano alla fine con infortuni, giocatori stanchi, e tendono a disunirsi. Mentre per noi è il contrario, magari partiamo male, poi verso metà stagione iniziamo a giocare al meglio, quando le partite contano davvero.

Crede ad una nuova finale, ed allo Scudetto?

Certo, io credo nelle nostre possibilità. Per riuscirci ci serve però qualità, perché per arrivare fino in fondo non basta giocare duro. Venezia ha grandissima qualità d’esecuzione, quindi dovremo giocare più duro di loro, difendere più forte di loro, ma soprattutto avere la lucidità per trovare le giocate giuste nei momenti chiave.

Lei è forse il giocatore fisicamente più devastante del nostro campionato. Venezia ha qualche giocatore che possa metterla in difficoltà sul piano atletico?

Probabilmente no. Contro Avellino mi sono dovuto misurare con Fesenko, il giocatore più imponente della Serie A e penso di aver fatto un buon lavoro su di lui, anche in single coverage, quindi non penso di dovermi preoccupare del confronto atletico con gli avversari. Devo stare attento al problema opposto, evitando che il mio eccesso atletismo possa danneggiare il mio gioco e quello della squadra.

Quali sono i giocatori più pericolosi di Venezia?

Direi Bramos, ogni volta che lo affrontiamo ci fa male. È un tiratore incredibile ed ha la capacità di esserci sempre quando conta, perderlo nei momenti cruciali della partita può costarci carissimo.

Il suo futuro lo vede ancora a Trento, o vorrebbe provare un’esperienza in Eurolega?

Non mi piace parlare di me quando è il momento della squadra, del “Noi”. Mentirei se dicessi di non volermi misurare con il top del basket europeo, e l’Eurolega è qualcosa che a 31 anni ancora sogno. Però adoro Trento, sto benissimo qui, il club è super ed io ho un rapporto speciale con i tifosi. Quindi se non sarà Eurolega, sarà Trento.

Alessio Tarquini

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