Esordio ottimo dell’Italia, Israele si arrende a una super difesa

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Vincente esordio dell’Italbasket, che batte i padroni di casa di Israele dopo una partita ben giocata. Messina infatti, oltre che del risultato, può essere soddisfatto di una prestazione a tutto tondo, buona in attacco, ma soprattutto eccelsa in difesa. Casspi e compagni sono stati infatti limitati a 48 punti, soltanto 16 nella ripresa.

Sin dall’inizio si era potuto ammirare un ottimo approccio, con tutti gli elementi del quintetto a segno, eccezion fatta per Cusin. Molto caldo soprattutto Belinelli, subito a segno con due triple. Sul 13 a 5, moto di orgoglio dei padroni di casa, che impattano con un break di 8-0. Sensazione effimera per loro, dal momento che un sensazionale Biligha inizia a bullizzare chiunque si presenti nel pitturato. Dall’altra parte i canestri di Datome e Melli ci portano sul 21 a 15 del primo periodo.

Nel secondo quarto Filloy tenta l’allungo, ma Israele si compatta attorno al suo totem Casspi, che tiene lì i suoi. Una prodezza forzata del Beli ci consegna la doppia cifra di vantaggio (30-20), ma dopo un timeout casalingo Israele torna di nuovo sul -2. Ancora una volta però l’Italia è ottima nel rispedire il pericolo al mittente grazie alla straordinaria vena realizzativa del neo giocatore degli Hawks, che chiude il primo tempo con 5/6 da 3. Soltanto un paio di guizzi di Mekel impediscono agli azzurri, di bianco vestiti per l’occasione, di avere un vantaggio maggiore a metà partita. Un’altra pecca per la truppa di Messina è consistita nelle palle perse, troppe sia per banali errori nella gestione della sfera, che per banali ed evitabili falli in attacco.

Dopo l’intervallo lungo arriva la svolta decisiva. Datome è in fiamme e dimostra di poter vestire con tranquillità i panni del secondo violino offensivo. L’Italia si stabilizza sul + 10 e, accompagnata da una difesa di ferro, trova addirittura in Cusin un riferimento offensivo per fine periodo. 4 punti di fila per il futuro milanese, bravissimo a gestire i problemi di falli emersi già a inizio match. Sul 51 a 41 si apre il periodo finale, che non vede mai i nostri vacillare, anzi. Beli e compagni impediscono agli israeliani di sentire l’odore del sangue. Hackett carica tutti sulle proprie spalle, prima della pioggia di triple targata Gigione, Filloy (2) e Belinelli, con tanto di tabella fortunata. Un’inezia dato il rotondissimo punteggio finale.

69 a 48 e match che può tranquillizzare anche i più pessimisti, non pochi a dir la verità, soprattutto dopo il successo pomeridiano della Georgia contro la favorita Lituania. La difesa è apparsa già quella voluta da Messina, mentre i lunghi con la loro energia sono riusciti a supplire a una mancanza di centimetri evidente. Simbolica, in merito a ciò, la partita a tutto tondo di Melli, con doppia doppia sfiorata. Ci vorranno test più probanti, ma intanto i numeri non mentono. Sabato con l’Ucraina ci sarà il secondo match, un’occasione per trovare un’altra vittoria, salire in classifica e mettere altri punti e fiducia nel serbatoio.

ITALIA – ISRAELE (69-48)

Parziali: (21-15, 36-32, 51-41, 69-48)

TABELLINI: Italia: Hackett 7, Belinelli 18, Aradori 3, Filloy 12, Biligha, Melli 9, Cusin 4, Cinciarini, Abass, Baldi Rossi, Burns, Datome 16      RIMBALZI: 43 (Melli 10)     ASSIST: 12 (Hackett 5)

Israele: Howell 9, Dawson 5, Mekel 8, Pnini, Casspi 18, Eliyahu 4, Halperin, Blayzer, Timor, Ohayon 4, Zalmanson, Kadir n.e     RIMBALZI: 32 (Casspi 9)     ASSIST: 11 (Mekel 3)

Bernardo Cianfrocca

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