Gallinari: “Con la Croazia l’arbitraggio ha influito, in Europa tanti più forti di noi”

Danilo Gallinari, dopo le dichiarazioni rilasciate a La Gazzetta di Parma, è tornato a parlare ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’accordo fra la NBA e Ubi Banca.
Il giocatore dei Nuggets ha spaziato dalla Nazionale alla prossima stagione, passando anche per l’Olimpia Milano.
Ecco un estratto delle sue dichiarazioni, riportate da tutti i quotidiani nazionali.

Nazionale. “Il preolimpico è stata la delusione più grande della mia carriera, non ci ho dormito per diverse notti. Cosa ci è mancato? Probabilmente non siamo ancora competitivi in certe partite, bisogna assumersene la responsabilità. A Rio saremmo potuti salire sul podio ma dobbiamo renderci conto di chi siamo veramente: non è la Nazionale più forte di sempre, non è quella più talentuosa, in Europa ci sono formazioni più attrezzate, delle vere e proprie corazzate, se vincessimo il prossimo Europeo sarebbe un mezzo miracolo. Con la Croazia l’arbitraggio non ci ha aiutati, Petrovic ha fatto molto rumore sui media e ha ottenuto ciò che voleva, avremmo dovuto vincere comunque ma penso soprattutto all’arbitro che mi ha fischiato quattro dei miei cinque falli.

Messina. “Gli ho detto di restare e mi auguro lo faccia, se dovesse esserci un head coach italiano in Nba sarà lui.

Nba. “Vorrei centrare i playoff sperando nel recupero di tutti gli infortunati,  Sono contento di essere l’uomo franchigia ma non sono ancora appagato, penso all’ASG ma molto dipenderà dal record in quel momento della stagione. Durant? Non condivido la sua scelta, era già in una squadra molto forte, io non l’avrei fatto. Comunque solo Golden State può perdere il titolo ma a basket si gioca sempre con un solo pallone…

Milano. “Ha tutto per dominare in Italia e fare bene in Eurolega, la stagione con tante partite l’aiuterà. A fine carriera mi piacerebbe tornare, non per prendere lo stipendio ma per dare un contributo”.

Bargnani. “Ha scelto il momento e il club giusti per tornare in Europa e rimanere protagonista ai massimi livelli”.

Gentile. “Houston non lo ha aiutato a venire in Nba ma ci riuscirà quanto prima”.