Se chiedete a qualunque intenditore o appassionato di pallacanestro dove questo sport sia più popolare in Italia, la risposta che vi darà è una sola: Bologna. Il capoluogo dell’Emilia-Romagna, centro di cultura e gioventù universitaria, ha tra i suoi attributi il fatto di essere una città radicata nel panorama cestistico italiano, in particolare con una società cittadina prima per origini, trofei e per campionato militante: la Virtus Bologna. Ed è qui che andiamo a pescare il talento di oggi, un giocatore più unico che raro dal talento purissimo indirizzato verso una carriera vincente: Tommaso Oxilia.
NOME E COGNOME: Tommaso Oxilia
NATO IL: 22 Aprile 1998 a Pietra Ligure (SV)
POSIZIONE: ALA
SQUADRA: Virtus Bologna (Serie A)
Tommaso nasce in una terra dove la pallacanestro non è proprio il primo sport: si tratta della Liguria, sulla riviera di Ponente a Pietra Ligure. Tuttavia, il bambino sembra già attirato dalla palla a spicchi e così viene mandato a formarsi nell’Asd basket Loano: Tommaso mostra parecchio talento per questo gioco a tal punto che viene messo sotto stretta osservazione da varie squadre, in primis, guarda caso, la Virtus Bologna, che lo convoca per svariati tornei.
Nella provincia di Savona è un giocatore da copertina: il sito “ivg.it” ne narra le gesta già dal 2012, quando partecipa a un torneo a Casale con le V nere le quali, nonostante finiscano terze, hanno nel loanese il titolo di miglior giocatore del torneo con, udite udite, 35 punti di media.
A 14 anni Tommaso impressiona sotto ogni profilo: dalla stazza fisica (190-195 cm) alla tecnica (ottimo uso dei fondamentali) al range offensivo e difensivo. Anche in campionato Elite le medie sono spaventose con 30 punti di media e questo gli vale la convocazione per il più prestigioso torneo giovanile: “Il Trofeo delle Regioni” 2013 di Genova, la giusta rampa per estendere il proprio nome a livello nazionale. Nonostante la Liguria concluda al 9°posto, e i primi nomi sui taccuini delle grandi squadre siano delle regioni piazzate più in alto, la capacità realizzativa e di leadership di questo ragazzo è semplicemente mostruosa: 28,5 punti di media in tutto il torneo con il picco di 44 punti nella partita finale. Tuttavia nonostante il doppio campionato tra U15 e U17 accresca ancora di più le capacità, quel mondo comincia a farsi abbastanza stretto per un giocatore del suo calibro: perfino ai raduni con la nazionale, mostra notevoli capacità impressionando gli addetti ai lavori.
Così nell’estate arriva il salto di qualità: all’età di 15 anni, nel Luglio 2013, Tommaso Oxilia abbandona la Liguria per andare a giocare in quella società che lo aveva tanto cercato, la Virtus Bologna. Per il cestista si tratta di un miglioramento esponenziale, cosa che vale soprattutto per la società: il campionato under17 di Eccellenza va a gonfie vele, ma nel confronto nazionale, al Trofeo Malaguti, il giocatore non perde neppure un briciolo del suo talento. L’ex-loanese trascina la società bolognese fino al 2° posto (dietro solo alla Stella Azzurra di Davide Moretti e Andrea La Torre), venendo nominato miglior giovane del torneo con una media di 16 punti a partita. Le cifre non dicono tutto perchè Tommaso ora si trova in un contesto dove non è più leader assoluto, ma in una squadra che gioca come tale e che ha diversi leader in Vercellino, Nikolic o Penna, tanto per fare qualche esempio. Comunque la Virtus designata per coach Sanguettoli è da titolo: e il traguardo viene puntualmente raggiunto al termine del 2014 alle Finali Nazionali di Porto Sant’Epidio con Tommaso eletto nel quintetto ideale della manifestazione con 17,7 punti di media e con una presenza da protagonista in tutte le partite della manifestazione. Quest’anno ha avuto una grande opportunità giocando il doppio campionato U17 e DNG (solo 11 presenze ma 15,5 punti di media), ma alcuni problemi fisici lo hanno pesantemente condizionato imponendogli l’assenza all’Adidas Next Generation Tournament di Roma e una sola presenza alle Finali Nazionali DNG, dove le V hanno subito una cocente eliminazione al primo turno. Nel campionato U17 ha giocato solo 5 delle prime 20 partite, poi da Aprile è tornato a pieno regime, il che gli ha consentito di arrivare alla forma migliore per le Finali Nazionali di Treviso: i virtusini si sono riconfermati alla finalissima ma, come ai gironi di quest’edizione, si è ripresenta la bestia nera Pistoia, che ha ingabbiato il n.13 bolognese ed esaltato la vena realizzativa di Moretti portando a casa il titolo, seppur soffrendo fino all’ultimo. Il loanese ha giocato un eccellente torneo con 16,7 punti e 8 rimbalzi di media ad allacciata di scarpa entrando nuovamente di diritto nel miglior quintetto della manifestazione.
Per questo ragazzo la più bella esperienza si è presentata il 10/5/2015, quando ha bagnato il suo esordio in Serie A a poco più di 17 anni, realizzando 5 punti in 11′. Coach Valli inoltre gli ha concesso qualche minuto nella serie di playoff contro Milano in gara2 e in gara3 dove, con una tripla, ha siglato i suoi primi punti nella post-season.
A livello azzurro? Il suo nome ovviamente finisce nella lista dei convocati da Bocchino per l’Europeo U16: anche stavolta non delude le aspettative, trascinando la nazionale fino al 5° posto. Su 9 gare del torneo è il miglior realizzatore e rimbalzista per gli azzurri con 12 punti e 5,9 rimbalzi di media in 26’ sul parquet.
Nell’aspetto tecnico-fisico, Tommaso è un’ala pura ma per anni ha coperto il ruolo di guardia/play, da cui deriva la capacità di creare gioco e di avere un ampio range di tiro. Fisicamente è già ben inquadrato nello spot di ala piccola, struttura che gli consente di avere un vantaggio nei mismatch sotto canestro e a questo si aggiunge una notevole capacità della mano debole e di lettura del gioco. Inoltre si nota una gran tecnica nei fondamentali (palleggio, passaggio e tiro) che ha sviluppato al punto da essere il formidabile attaccante che conosciamo. Oltre a questo, vi sono anche una notevole comprensione del gioco con letture offensive ben sfruttate per senso della posizione e di scelte, e la consapevolezza di avere nel gioco di squadra la forza del proprio talento. Insomma un all-around offensivo di prima scelta che ha sorpreso molti talent scout. Dal punto di vista difensivo è in grado di marcare chiunque nel ruolo di 3 grazie anche al suo atletismo, che gli consente di reggere scivolamenti contro giocatori più agili, inoltre esercita una gran pressione difensiva che porta spesso a una palla recuperata con conseguente contropiede. Sotto canestro, soffre di più avversari con stazza fisica superiore nonostante sia alto 198 cm, tuttavia ha la giusta grinta, elevazione e tecnica per andare a rimbalzo dove davvero è poco controllabile. Per quanto riguarda le letture difensive, sono buone ma ancora migliorabili. Alla voce personalità, il ragazzo è considerato come un giocatore indomabile che non ha paura di attaccare il canestro e prendersi le proprie responsabilità, ma è anche un atleta umile, consapevole di non essere da solo in un contesto di squadra, che mantiene i piedi a terra e che lavora ogni giorno per migliorare. Difficilissimo trovare debolezze nel talento italiano: cosa si può chiedere di più? Forse una costanza di rendimento che gli consentirebbe di raggiungere gli alti livelli cui si prospetta, anche se per la Serie A potrebbe essere pronto tra qualche anno.
Insomma, abbiamo di fronte uno dei ‘98 più promettenti in Italia, sicuramente uno dei migliori attacanti in circolazione. Qualunque parquet calchi, il ragazzo è sempre un uragano, quel tornado da Ponente che sta incantando a livello giovanile la focale piazza italiana della pallacanestro. Che porti gli stessi risultati vincenti anche a livello internazionale?
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