Italiani d’America: Gallo unico raggio di sole, ma c’è una gran novità…

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Dopo l’appuntamento di presentazione, Italiani d’America  inizia il suo racconto settimanale delle imprese, o presunte tali, dei giocatori nostrani impegnati in NBA. Dopo una decina di giorni di incontri, è tempo di tracciare un bilancio dell’inizio di stagione di Bargnani, Belinelli e Gallinari.

Con lucida sincerità, l’unico promosso risulta essere il ragazzo di Lodi, mentre Belinelli e Bargnani, più che una bocciatura, sono rimandati a un futuro in cui l’alchimia con le nuove franchigie sarà meglio collaudata. Kings e Nets, difatti, non stanno affatto entusiasmando e non aiutano il precoce inserimento dei due azzurri, dai percorsi in parte opposti in queste prime partite. L’ex Toronto, nelle 5 sconfitte della sua Brooklyn, ha fatto registrare un ottimo esordio contro Chicago, frutto di 17 punti e 7 rimbalzi. Un’impressione iniziale che non è proseguita a dovere nei 4 incontri successivi, dove le sue prestazioni sono risultate deludenti, opache e di poco impatto, forse anche condizionate da uno stato di salute mai pienamente al top. Così, se 17 sono stati i punti dell’esordio, 19 sono stati quelli, sommati, dei 4 match successivi, cifre niente affatto da capogiro per un giocatore che, prima di tutto, è noto per le sue qualità da realizzatore e valido attaccante. Hollins ne sta gestendo il minutaggio, ragion per cui, forse, quando lo aumenterà in maniera più considerevole, il romano riuscirà a trovare una maggiore continuità. O forse è il coach ad attendere un salto di qualità dell’ex Benetton per essere convinto a dargli più spazio sul parquet? Probabilmente è più valida la prima ipotesi, considerando che il Mago non ha disputato nemmeno un minuto di preseason e proprio per questo non può già essere nella condizione più ottimale possibile.

Chi non ha problemi di condizione è Marco Belinelli, subito ben inserito nelle gerarchie di Sacramento, squadra dal quale ci si aspettava molto di più in questo inizio. Quattro sconfitte in cinque partite non paiono un bottino gradevole per i californiani, mossisi con molta irruenza nell’ultima free agency. Il Beli, che è stato uno dei pezzi pescati da questa free agency, ha toppato in maniera evidente le prime due sfide contro le compagini di Los Angeles, Clippers e Lakers. In entrambe le partite si è visto il bolognese molto impreciso dal campo, con scarse percentuali a referto e la bruttezza di 13 punti messi assieme. Nelle ultime tre contese si è notato un piccolo miglioramento, culminato nei 15 punti, con buone percentuali, registrati nella totale disfatta contro Phoenix. Karl sembra lontano dall’aver trovato una quadratura, e anche questa stagione, per Sacramento, rischia di essere una via crucis troppo piena di tappe faticose. Belinelli saprà destreggiarsi in un’esperienza ben diversa da quella vissuta in  Texas negli ultimi due anni? Ai posteri l’ardua sentenza.

Chi invece ha trovato a Denver il suo posto ideale è Danilo Gallinari, subito aggressivo protagonista di questo inizio di stagione. Nelle due vittorie dei Nuggets c’è stato il suo tangente zampino, fatto di 23 punti contro Houston e di 21 contro i Lakers, con annesso gioco da 3 punti e tabellata in faccia a Kobe. Stanotte non ne sono bastati 18 per avere ragione di Utah, ma gli abbondanti 18 di media ci regalano un giocatore ormai completamente ritrovato e con indosso gli abiti della stella, vestiti con una naturalezza disarmente. Il Gallo è l’unico, tra i giocatori e le rispettive compagini, a salvarsi da un grigiore generale e da un torpore che, si spera, vada via in fretta.

Se ai piani alti si fa però fatica, non si può fare un plauso a Federico Mussini, l’ex play della Reggiana sbarcato nel fantastico mondo collegiale americano, che ha segnato 16 punti nell’esordio stagionale con il suo college, il St John allenato da Chris Mullin, e x stella americana. Ciò non è però bastato ad evitare una sconfitta sonora per 90 a 58, patita dal St Thomas Aquinas. Un esordio che può dare certezze, almeno singole, al miglior futuro prospetto del nostro basket. Chissà se, stanotte, avrà posto il primo mattoncino per arrivare a far parte di questa rubrica a pieno titolo. Dalla porta principale. Auguraglielo è un obbligo.

Bernardo Cianfrocca

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