Italiani d’America: il ritorno del Gallo, atto II

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In questa stagione Nba continua ad esserci veramente poco da sorridere per i nostri colori: Bargnani, Belinelli, Datome e Gallinari stanno incidendo molto poco sull’andamento delle rispettive franchigie. Il 2015, in questo senso, non ha segnato alcun tipo di svolta. Infortuni, scelte tecniche e sfortuna hanno segnato i destini dei nostri presunti paladini. Nell’ultima settimana solo Danilo Gallinari, al rientro dopo la rottura del menisco, ha assaporato il piacere di battere i propri piedi lungo il parquet, la soddisfazione di vedere la retina muoversi dopo un tiro andato a segno. Bargnani e Belinelli, gli highlander del nostro basket oltreoceano, sono ai box per infortunio.

Se raccontarvi della prolungata assenza dell’ex “mago” della Benetton Treviso è ormai una prassi scontata e ridondante, diverso è il discorso per quanto riguarda il Beli. Il problema all’adduttore che l’ha fermato più di due settimane fa si sta rivelando più fastidioso del previsto e lo ha costretto finora a star fermo per ben dodici gare, uno stop ancora più lungo di quello di inizio stagione per l’infortunio all’inguine. Una stagione di acciacchi fisici anche per il nativo di San Giovanni in Persiceto, che sta infatti faticando a trovare una certa continuità di rendimento. I numeri sono inferiori rispetto alle ultime stagioni e tutto ciò per cui lo abbiamo elogiato quest’anno è indubbiamente inerente a quanto fatto nel recente passato: ci eravamo infatti lasciati con le parole cariche di stima e nostalgia del presidente Obama, dovute però al suo anno a Chicago, oltre che per la straordinaria cavalcata del 2013/2014. Anche l’ultima notizia a riguardarlo in ordine di tempo, ossia la partecipazione alla gara del tiro da 3 punti nell’All Star Game, è una logica conseguenza e giusto premio della vittoria dell’ultima edizione. Belinelli avrà l’onore, ma anche l’onere, di confrontarsi con il meglio del fantastico genere dei tiratori: i due splash brothers, Korver, Matthews e Redick. Sarà dura confermarsi, ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Chissà se l’occasione di un incredibile e storico bis non sia la giusta scintilla per tornare a ruggire con prepotenza in questa stagione, per tentare una nuova impresa in post season e meritarsi il rinnovo del contratto con gli Spurs.

Ruggire è ciò che non può fare il leone in gabbia Gigi Datome, rinchiuso con la sua bella criniera scura nello zoo di Detroit. Il reintegro in squadra, dopo una D-League disputata a livelli discreti, non ha portato nessun tipo di miglioramento. L’ex capitano della Virtus Roma oscilla fra panchina e tribuna senza la minima speranza di poter avere una chance da coach Van Gundy. Ora probabilmente la sua testa, rassegnata e sconsolata, è proiettata al 19 febbraio, giorno della deadline. I Pistons riusciranno a inserirlo in qualche scambio prima di questa data? Sarà riuscito a farsi notare da qualche dirigente di qualche altra franchigia? Oppure il suo destino sarà il taglio e l’opportunità di firmare da free agent? I soliti interrogativi che rimarranno incompiuti ancora per un po’ di tempo. Non è però da escludere l’ipotesi che l’avventura di Gigione nel nuovo mondo possa concludersi già quest’estate, con pochi rimpianti da ambo le parti.

Gallinari: il nuovo ritorno coinciderà con il definitivo ritorno ad alti livelli?
Gallinari: il nuovo ritorno coinciderà con il definitivo ritorno ad alti livelli?

Chiudiamo in bellezza o, almeno, con quel poco di bellezza che possiamo concederci con il ritorno in campo di Danilo Gallinari. L’ex enfant prodige dell’Olimpia Milano ha disputato ben 5 partite in poco più di una settimana, un test probante e altamente indicativo per chi doveva subito testare il proprio fisico dopo un nuovo stop. La risposta è stata buona, né entusiasmante e né demotivante. Si è partiti dal primo match contro Boston con soli 2 punti e un deludente 1/7 dal campo, alla sfida di stanotte contro i Memphis Grizzlies, che l’ha visto chiudere con 8 punti nel solo ultimo periodo, a gara già ampiamente compromessa. Nel mezzo ci sono state le partite contro Wizards e Clippers, perse sul filo di lana dalla franchigia del Colorado e chiuse rispettivamente con 7 e 8 punti, e il ritorno in doppia cifra contro i Pelicans in quello che è stato anche il ritorno alla vittoria per i Nuggets. Un bel segnale di risveglio condito da 11 punti e un buon 4/8 dal campo, con tanto di 3/5 da dietro l’arco. La speranza di tornare a vedere il Gallo ai livelli sui quali si esprimeva ben due anni fa è forse l’unica possibilità di vedere i nostri colori che si distinguono nella marea attuale di stelle e strisce.

Certi treni non passano una volta sola, ma ciò non vuol dire che sia comunque semplici poterci salire sopra. Se qualcuno sta vedendo la locomotiva allontanarsi sempre di più, qualcuno è ancora in grado di salire sui vagoni, nonostante una rincorsa con le stampelle.

Bernardo Cianfrocca

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