James Harden sull’MVP: “Nel voto le vittorie sono la cosa più importante”

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E’ sempre più un testa-a-testa tra Russell Westbrook e James Harden per la corsa all’MVP della stagione 2016-17, con il primo che forse ha preso un po’ di vantaggio grazie alla tripla-doppia di media realizzata e alle 42 totali triple-doppie in una singola annata che gli sono valse il sorpasso a Oscar Robertson, fermo a 41.

Dalla sua Harden ha l’aver cambiato volto a una squadra che l’anno scorso faticò a conquistare i Playoffs, portandola fino al terzo posto con un record di 54-26 quasi impossibile da pronosticare ad Ottobre. Inoltre anche il Barba si è dato da fare con le triple-doppie, raggiungendo quota 21, una cifra spropositata ma che, se confrontata con le 42 di Westbrook, sembra una miseria.

L’ultima tripla-doppia è arrivata proprio nella notte, poche ore dopo quella da 50 punti di Westbrook. Per Harden sono stati 35 punti, 11 rimbalzi e 15 assist nella vittoria su Sacramento, e nel post-partita il #13 ha dato la propria visione del significato di MVP, con la parola “Valuable” che in questi casi risulta sempre molto ambigua.

[Indicando il risultato finale della partita, ndr] Penso che quella sia la cosa più importante da considerare, credo che l’MVP debba basarsi sulle vittorie, punto. Non voglio addentrarmi nella questione, ma penso che vincere sia la cosa più importante. Riuscire a mettere la tua squadra nella posizione di poter vincere, di poter arrivare all’obiettivo ultimo. Il record di Westbrook? E’ un risultato gigantesco. Sta giocando estremamente bene dall’inizio della stagione, è un’impresa che non era mai stata compiuta prima, un grande risultato individuale.

Insomma, per Harden sarebbe semplice: lui conta al momento 10 vittorie in più dell’ex compagno di squadra ai tempi dei Thunder.

Francesco Manzi

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