Continuano le polemiche intorno alle dichiarazioni del presidente della Fip Petrucci. Insieme alla precisazione dell’ufficio stampa della Federazione, è arrivato anche una dura nota dell’associazione dei giocatori, che vi riportiamo interamente.
In relazione ad alcune dichiarazioni del Presidente della FIP, riportate su diversi organi di stampa, la GIBA, Giocatori Italiani Basket Associati, esprime stupore ed incredulità per le parole del Presidente Petrucci, secondo cui: “Due mesi di ritardo nel pagamento dei compensi sono fisiologici nello sport”.
In qualsiasi attività professionale esiste una regola: il lavoro va pagato. Di più: le parti devono rispettare gli impegni presi e farlo alle scadenze stabilite.
La GIBA ritiene gravissimo sottovalutare la questione, soprattutto se a farlo è chi deve essere il garante degli impegni assunti.
Se poi chi guadagna dieci o ventimila euro al mese può anche gestire un’attesa di qualche settimana nel ricevere i pagamenti, per chi percepisce mille, millecinquecento euro al mese o poco più (e parliamo di cifre riferibili alla maggior parte degli atleti) ed ha una famiglia a carico, anche pochi giorni di ritardo possono costituire un serio problema.
Ricordiamo, infine, che mentre ci sono club puntualissimi nel rispettare gli impegni, in alcune realtà i ritardi nella corresponsione dei compensi vanno avanti non da mesi, ma da anni, creando una mole di credito (e cioè di compensi e rimborsi persi dai lavoratori del mondo del basket) indegna di un paese civile, perché nega la certezza di uno dei più elementari diritti: quello al lavoro e alla sua retribuzione.
Ufficio Stampa Giba
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