Le pagelle di Brindisi-Avellino: Lalanne e Suggs show, bene Rich e Filloy

Pagelle Serie A

Al PalaPentassuglia i padroni di casa dell’Happy Casa Brindisi hanno ospitato, per il “Derby del Sud”, la Scandone Avellino di coach Stefano Sacripanti. Il team allenato da Sandro Dell’Agnello è riuscito a conquistare, grazie ad un immenso Cady Lalanne, la prima vittoria stagionale. In casa Sidigas, si sono rivelate inutili le prestazioni di Rich e Filloy. Andiamo a scoprire che tipo di partita ha disputato ognuno dei protagonisti sul parquet.

HAPPY CASA BRINDISI

Scott Suggs 8 – Insieme a Lalanne, è costantemente una spina nel fianco per la difesa irpina, che non riesce mai ad arginarlo. Che la sua presenza sul parquet sia stata importante lo testimonia il +21 di plus/minus.

Anthony Barber 7 – Realizza 13 punti e distribuisce 8 assist, eppure sembra essere molto simile a quei giocatori statunitensi che non si sono mai adattati alla pallacanestro nostrana. Non ancora esploso del tutto.

Milenko Tepic 7 – L’ex Capo d’Orlando non sta disputando una stagione eccezionale, e non ha disputato neanche una di quelle partite indimenticabili. Il sette in pagella se lo conquista mandando il match all’overtime.

Obinna Oleka 6.5 – Gioca poco però la sua energia è contagiosa per i suoi compagni e, allo stesso tempo, dannosa per gli avversari.

Blaz Mesicek 6 – Tutt’altro che indimenticabile la sua prestazione: la sufficienza è dovuta al primo successo di squadra.

Marco Cardillo 6 – Altro giocatore in uscita dalla panchina, altro giocatore che si distingue per l’energia: cattura 3 rimbalzi e recupera un pallone.

Marco Giuri 7 – Altra buona prova quella dell’ex Caserta, che raggiunge la doppia cifra e consegna 6 assist. Peccato per i cinque falli commessi prima del supplementare.

Cady Lalanne 8 – Martella la difesa avversaria a suon di canestri (24 punti con ottime percentuali, ndr) e giocate d’energia (leggasi 9 rimbalzi, 2 stoppate e 8 falli subiti). Stellare.

Brian Randle 6.5 – Sicuramente non è il miglior “attaccante” dell’Happy Casa. Degno di nota è anche il suo atletismo, grazie al quale cattura 10 rimbalzi.

Andrea Petracca NE

Matteo Canavesi NE

Georgi Sirakov NE

Coach Sandro Dell’Agnello 7.5 – Il calendario ha fatto sì che l’Happy Casa affrontasse immediatamente tutte le big del torneo, ma le prestazioni non sono mai mancate. Il canestro di Leunen poteva essere fatale, ma d’altronde si sa che “la fortuna aiuta gli audaci”.

SCANDONE AVELLINO

Andrea Zerini 5.5 – L’anno scorso, al PalaDelMauro, bruciò la retina a suon di triple. Oggi non ha disputato la solita partita dell’ex, ma se si tiene conto del fatto che non doveva neanche essere della contesa si apprezza il suo sforzo.

Dezmine Wells 4.5 – Il nativo della Carolina del Nord può e deve essere maggiormente presente in campo. Non a caso le sue migliori prestazioni stagionali sono coincise con le vittorie della Sidigas.

Benjamin Ortner 4 – Lontan(issim)o parente di quello ammirato sabato scorso nel match contro Cantù. Non entra mai in partita: il suo plus/minus (-26) è quasi da record.

Bruno Fitipaldo 4 – Vale lo stesso discorso fatto per Ben. A tratti sembra che non abbia mai disputato una partita di pallacanestro. Sicuri che sia in grado di essere il leader di una squadra che ambisce alla vittoria finale?

Maarten Leunen 6 – Il professore, pur catturando 9 rimbalzi e recuperando due palloni, era stato silenzioso per tutta la partita e, nonostante ciò, l’aveva decisa con una delle sue bombe.

Thomas Scrubb 5.5 – Il primo parziale dei lupi, non a caso, coincide con la sua presenza sul parquet. Si conferma “mister utilità”, ma non ha ancora un ruolo chiaro nella rotazione.

Ariel Filloy 7 – Il pubblico irpino, nel finale della scorsa stagione, lo ha testato sulla propria pelle ed ha ben compreso che la paura non gli appartiene. Prova a tenere in vita i suoi, ma predica nel deserto.

Lorenzo D’Ercole 5.5 – Stranamente “Lollo” soffre l’intensità altrui e riesce soltanto a tratti ad essere realmente incisivo.

Jason Rich 7 – Lo avevamo ribattezzato “leader” di questa squadra e si conferma tale. Nella metà campo offensiva ha ben poco da invidiare agli altri suoi “colleghi”.

Hamady N’Diaye 5.5 – Che il lungo senegalese fosse, nonostante la sua età, acerbo si sapeva. L’energia non stenta a versarla in campo, ma la sensazione è che necessiti dell’aiuto dei compagni.

Salvatore Parlato NE

Emin Mavric NE

Coach Stefano Sacripanti 5 – Il solito break iniziale dell’Happy Casa lo aveva preannunciato durante la conferenza pre-partita ed è stato in grado di arginarlo con la second-unit. Non si possono mai imputare troppe colpe, quando i giocatori non rendono al massimo, ad un allenatore e questo è il suo caso. Ancora una volta, però, si dimentica (negli ultimi minuti) di avere un roster più lungo degli scorsi anni.

Luigi Borriello

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