La Pallacanestro Cantù, al PalaDesio, supera, pur facendosi rimontare, la Scandone Avellino, che dal canto suo ha molto da recriminare: decisive, così come il canestro di Culpepper, le prestazioni di Smith e Thomas. Tra le fila degli ospiti, da segnalare le prove di Fesenko e Rich; andiamo ad analizzare la partita di tutti i protagonisti.
PALLACANESTRO CANTÙ
Jaime Smith 8 – Sta attraversando un periodo di forma smagliante: nonostante qualche indecisione nell’attaccare la difesa a zona, risulta il migliore dei suoi.
Randy Culpepper 7.5 – Al rientro dall’infortunio, le percentuali al tiro (1/6 da oltre l’arco) non potevano essere delle migliori. Ad ogni modo, contribuisce alla vittoria con alcune giocate decisive.
David Cournooh 7 – Quella della guardia ex Pistoia è sicuramente una prova positiva, ma condizionata dall’incapacità di entrare nelle pieghe della partita.
Salvatore Parrillo 6 – Buon impatto in uscita dalla panchina: realizza una tripla e si fa valere nella metà campo difensiva.
Jeremy Chappell 6.5 – Pur condizionato dai 4 falli commessi, distribuisce assist (6) e cattura rimbalzi preziosi (4); pecca di continuità al tiro (3/9 dal campo).
Christian Burns 7 – Con la sua energia, così come all’andata, riesce a condizionare, in maniera evidente, la partita del dirimpettaio Leunen. A ciò aggiunge 8 punti e 7 rimbalzi.
Charles Thomas 7.5 – Soffre terribilmente Fesenko nella metà campo difensiva, ma ricambia con la stessa moneta: alla fine sono quattro le conclusioni realizzate da lontano così come i rimbalzi.
Perry Ellis 6 – All’esordio nel campionato italiano non sfigura: realizza 8 punti e recupera 2 palloni in 20 minuti di gioco.
Maurizio Tassone NE
Giacomo Maspero NE
Davide Raucci NE
Coach Marco Sodini 7.5 – Questa Cantù, o meglio, la sua Cantù non è più una sorpresa e di ciò va dato merito al nativo di Viareggio: stasera sfrutta a pieno i regali provenienti da casa Sidigas e interrompe la striscia di sconfitte.
SCANDONE AVELLINO
Dezmine Wells 6 – Ritorna a far parte dello starting five dei lupi, senza alcun dubbio è stata la sua migliore prestazione da molto tempo a questa parte ma non basta: serve più continuità.
Andrea Zerini 6 – Sacripanti, orfano di N’Diaye, gli chiede uno sforzo extra e lui non si tira indietro.
Maarten Leunen 5 – Strano a dirsi, ma anche i professori possono steccare una lezione (leggasi partita). Era riuscito a rifarsi con la tripla mandata a segno, ma la sconfitta condanna la sua prestazione, che resta negativa (5 falli commessi e 5 palle perse).
Thomas Scrubb 6.5 – L’ala canadese è il più continuo dei suoi. Neanche a dirlo, conferma la sua capacità di lavorare sottotraccia: 12 punti, 6 rimbalzi e tanta solidità in 23 minuti di gioco.
Ariel Filloy 6.5 – Dopo un primo tempo insufficiente, al rientro dagli spogliatoi si sblocca in attacco (13 punti e 4 assist), ma anche la sua prova resta ricca di errori.
Lorenzo D’Ercole 5 – Negli 8 minuti di gioco in cui viene impiegato, ha modo di catturare un rimbalzo e di mettere una discreta pressione sugli avversari; scompare, misteriosamente, dalle rotazioni.
Jason Rich 7 – Esce alla distanza e, pur con una quantomeno rivedibile percentuale da oltre l’arco (1/6), riesce ad avere il miglior fatturato offensivo dei suoi. Qualche errore di troppo per un giocatore esperto come lui.
Kyrylo Fesenko 7 – Poche sono le certezze della vita ed una di queste è che quando il totem ucraino è GTD (ossia in dubbio per una partita, ndr) diventa sempre autore di un’ottima prestazione, davvero perfetta.
Bruno Fitipaldo 6 – Non sfigura, ma neanche si erge a protagonista del match; ennesima partita che mette in mostra le sue difficoltà nel prendere le redini di questa Sidigas.
Shane Lawal NE
Antonino Sabatino NE
Salvatore Parlato NE
Coach Stefano Sacripanti 4.5 – Dopo la cocente sconfitta maturata contro la Vanoli Cremona in quel di Firenze, la Sidigas doveva dare un segnale alle avversarie, che non è mai arrivato a causa di palle perse ed errori di vario tipo.
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