Le pagelle del Derby di Bologna: Umeh e Spissu guidano la Virtus, Montano e Ruzzier non bastano

Serie A2 Recap

Dopo 7 anni e 10 mesi di attesa torna il derby più atteso del basket italiano e non tradisce le aspettative. Finisce all’ overtime con una vittoria al cardiopalma della Virtus, che supera la Fortitudo all’ultima curva di una battaglia sportiva all’ultimo sangue. E’ la parte bianconera di Bologna a fare festa, con anche il titolo di campione d’inverno dell’Est. La Fortitudo invece si prepara alla rivoluzione di gennaio con la consapevolezza di essersela giocata ad armi pari in casa del nemico numero uno. Andiamo a vedere insieme i voti delle due squadre:

Foto by A.IZZO
Foto by A.IZZO

VIRTUS SEGAFREDO 

Spissu 7,5 : Miglior prestazione dallo sbarco a Bologna, 20 punti con 4 triple pesantissime. Sgravato a lungo da compiti di regia, unico neo la sofferenza difensiva su Ruzzier.

Umeh 7,5 : Solita partita alla Umeh: lotta e difende in difesa, mentre in attacco aspetta il suo momento. E quando la partita arriva da lui trova le sue strisce caratteristiche. Miglior realizzatore, 29 punti compresa la bomba del supplementare che segna il definitivo sorpasso.

Spizzichini 6 : Toglie il minutaggio che spetta a Oxilia nelle serate normali, regge a livello difensivo ma in avanti è in costante sofferenza. Poi trova la giocata che indirizza l’ultimo minuto, raccogliendo un pallone dalla spazzatura e propiziando il pareggio nei regolamentari

Ndoja 5,5: Gioca sul dolore e si vede. Tredici minuti di sofferenza, grande cuore e orgoglio per aver dato tutto se stesso nonostante l’assenza di una caviglia.

Rosselli 7: Parte contratto, sapendo che da lui che è il leader ci si aspetta qualcosa di particolare. 0/5 nei primi 19 minuti, poi la situazione non migliora e continua ad intestardirsi. Quando poi il match si fa caldo mette la testa a posto e colleziona 10 liberi preziosissimi, caricando di falli la difesa ospite.

Michelori 6,5 : Non prova nemmeno ad avvicinarsi al ferro avversario, ma 11 rimbalzi si fanno sentire e il lavoro sporco nel secondo quarto guida la Virtus. 

Oxilia 6: Soli 6 minuti in campo, fatica con la maschera ma 4 punti li porta in dote lo stesso. Poi non viene più chiamato in causa.

Penna 5,5: A pochi giorni dal 19esimo compleanno sono troppe emozioni da vivere tutte in una volta. I derby giovanili dominati sono un’altra cosa, non riesce a far rifiatare Spissu. Ma per sua fortuna stasera il sardo non ne ha avuto bisogno.

Lawson 5,5: Dal migliore giocatore del campionato si attende sempre una partita in linea con le medie stagionali. Il rendimento delle altre partite crea precedente, ma evidentemente questo derby non era una partita comune anche per un americano dal sangue freddo come lui. 4/10 al tiro, timido in attacco e portato sempre fuori dagli uomini di Boniciolli

Allenatore, Ramagli 7 : Soffre parecchio la partita: al primo derby in carriera viene tradito da Ndoja (per infortunio) e Rosselli (per annebbiamento iniziale). La sua squadra si snatura all’inizio, intestardendosi da tre e non trovando la solita fluidità offensiva. Concede meno minuti del solito ai giovani, ma nel secondo tempo trova la quadra e nell’ultimo quarto (e nel supplementare) azzecca tutte le scelte. E ora sarà ben contento di offrire la cena all’amico Boniciolli come promesso in conferenza stampa.

montano fortitudo

KONTATTO FORTITUDO

Ruzzier 7,5 : Realizza la miglior gara in maglia Fortitudo proprio nella partita emotivamente più pesante. Due triple pesantissime a fine terzo quarto che ribaltano l’inerzia. Si presenta con 0.2 triple a partita, va a casa con 3 tiri da lontano a bersaglio. 19 punti e 4 assist, solidissimo.

Mancinelli 5,5: Come sempre soffre la pressione della stracittadina. Apre le danze con la tripla disperata da metà campo, poi si eclissa e si carica di falli, scomparendo di fatto dalla partita.

Candi 7: E’ lui il vero leader dei biancoblu. Nell’avvio emotivamente difficile è lui a trovare il canestro e a tenere la F a galla nel primo tempo. Poi nel secondo tempo cala lasciando spazio a Montano e Ruzzier, ma pesa il possesso decisivo sprecato in isolamento. Nel supplementare il suo sfondamento segna la definitiva resa.

Campogrande 5,5: Passa per il campo per due minuti senza incidere, come in una cristalleria dove legge “non toccare”: non fa danni, ma non aggiunge nulla di suo.

Montano 7,5: Boniciolli dice sempre di non avere una prima punta, ma è lui il vero americano della Fortitudo. Top scorer e top assistman dei biancoblu, si prende tutte le responsabilità al fianco di Ruzzier nel secondo tempo.

Gandini 5,5: Come il suo pari ruolo Spizzichini, ha più minuti oggi che nella somma di tutte le partite dello scorso mese. Sotto canestro lotta, ma in attacco non guarda nemmeno per sbaglio il canestro.

Raucci  5,5: In difesa ci mette l’anima e annulla Umeh nel primo quarto, ma in attacco è come giocare con uno in meno. Un alter ego di Gandini, -1 di valutazione e viene panchinato per tutto il resto del match. 

Knox 5: Peggiore in campo per la Fortitudo, 22 minuti in cui passeggia in area e colleziona uno 0/8 al tiro. Aveva detto che non avrebbe subito il derby di Bologna dato che era abituato a Duke-Unc, a vedere l’andamento del match non sembra proprio.  

Italiano 7: Momento di strapotere cestistico nel terzo quarto quando si infiamma e diventa la principale bocca da fuoco della F.

Nikolic 5: Gioca con la valigia in mano, ed è un peso troppo grande da portare in una partita del genere. Zero punti, 7 minuti e troppa confusione, poi si mette l’asciugamano sulle spalle e può tornare a svuotare l’armadietto senza pensieri.

Allenatore, Boniciolli 6: La prepara volendo un contropiede primario e corsa costante, mentre dietro sfida la Virtus al tiro da 3. E sono scelte che pagano, poichè la partita rimane a basso punteggio ed è sempre a contatto con le Vu Nere, a volte anche col naso avanti. I suoi detrattori gli daranno colpe anche di questa sconfitta, con il troppo affidamento al tiro da 3 punti che paga fino a un certo punto, ma di sicuro con gli ingressi di Legion e Marchetti sarà una Fortitudo ancora più agguerrita.

 

Luca Marchesini

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