CONSULTINVEST PESARO
Gazzotti 4,5: per il capitano dei padroni di casa 10 minuti in cui non riesce a farsi vedere in nessuna delle due metà campo.
Thornton 8: il migliore dei marchigiani, chiude la gara con 20 punti, con qualche splendida realizzazione in uno contro uno, tirando con il 50% dal campo e subendo 8 falli.
Jasaitis 5: in 23 minuti di impiego sono solo 5 i punti messi a referto e 6 rimbalzi catturati, ma è incredibile come a tratti sembra non essere in campo, rendendosi irreperibile in attacco.
Ceron 5: difensivamente soffre le guardie reggiane, in attacco non riesce a punire con il suo tiro da fuori quando serviva, infatti chiude con un misero 29% al tiro.
Jones 7: come sempre una sicurezza offensiva e sotto i tabelloni per questa Consultinvest, tanto che anche oggi chiude con 20 punti e 9 rimbalzi; però difensivamente, soprattutto nel terzo periodo (nel momento di black out di squadra) viene sovrastato da Cervi.
Nnoko 6,5: si dovrebbero dare due voti distinti alla gara del lungo di coach Leka: un primo tempo sontuoso, da 9 in pagella, dove non sbaglia niente e domina su Reynolds innervosendolo e costringendolo a commettere 3 falli in poco tempo, ma è impalpabile nella ripresa e difensivamente non è più lo stesso intimidatore dei primi 20 minuti.
Hazell 4,5: l’ex Bologna è, senza dubbio, il peggiore dei suoi. In 24 minuti tira con un inguardabile 2/11 dal campo sbagliando varie triple comode ed aperte.
Clarke 6: arriva alla sufficienza prendendo mezzo voto in più con la scusa del nuovo arrivato, ma non è stata una gran partita la sua viste le 5 palle perse e la difesa che ha, varie volte, lasciato desiderare; offensivamente chiude con 14 punti, molti dei quali nel secondo tempo.
Zavackas s.v.: solo 3 minuti concessi da Leka al lituano
Cassese s.v.: stesso discorso di Zavackas, solo che per il giovane Alessandro il tempo in campo è solo di un minuto.
Coach S. Leka 5: il debutto casalingo del nuovo allenatore della Consultinvest non è dei migliori, la squadra soffre la zona di Reggio, anche se i problemi più grossi sono in difesa dove vengono concessi 91 punti totali, con un terzo quarto terrificante da 29 punti subiti
GRISSIN BON REGGIO EMILIA
Aradori 9: magistrale. Costante per tutta la partita, il faro dell’attacco reggiano, chiude il match con 22 punti e 4 assist tirando con il 53% dal campo. Inutile aggiungere che è lui l’MVP della gara.
Needham 5,5: meglio il secondo tempo del primo per il play; ma nei 17 minuti in cui è in campo non incide come dovrebbe.
Polonara 8: visti i problemi di falli a fine primo tempo di Cervi e Reynolds, Achille gioca tutti e 40 minuti prendendo 6 rimbalzi e mettendo a segno 16 punti, sempre con grande energia ed intensità anche in difesa.
Reynolds 4: nettamente il peggiore della Grissin Bon, commette 3 falli in 7 minuti e viene, nel primo tempo, dominato in lungo e in largo da Landry Nnoko; di conseguenza nel secondo tempo gioca molto poco.
Della Valle 6: nel primo tempo è molto impreciso al tiro, ma nel terzo quarto aggiusta lievemente le sue percentuali e, con il 6/6 dalla lunetta, chiude con 11 punti.
De Nicolao 5,5: parte in quintetto e gioca 23 minuti totali, ma Andrea segna solo 5 punti, facendosi notare di più anche difensivamente, nel terzo periodo dove tutta Reggio Emilia ha giocato 10 minuti splendidi anche per demeriti di Pesaro.
Kaukenas 7: un lusso per ogni panchina, nel quarto d’ora in cui è stato in campo difensivamente è stato sempre presente ed in attacco, 9 i punti alla fine, fa girare la squadra subendo anche falli d’esperienza.
Cervi 7: nel primo tempo ha sofferto molto i due lunghi pesaresi tanto che, come Reynolds, chiude i primi 20 minuti con tre falli a carico; nel secondo tempo però migliora, e di molto, la sua difesa mentre in attacco è costante per tutto l’arco della gara tanto che chiude con 15 punti con un solo errore al tiro (7/8)
Gentile s.v.: tornato dall’infortunio calca il parquet dell’Adriatic Arena per soli 7 minuti, segnando anche due punti, ma nulla più.
Coach M. Menetti 7: la zona messa in campo per buona parte del secondo tempo ha portato i frutti sperati, costringendo Pesaro a vari tiri forzati e levando buona parte del ritmo offensivo. Ottima anche la gestione dei cambi, pescando sempre il giocatore giusto al momento giusto.
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