La Sidigas Avellino, priva di Ariel Filloy, si impone rabbiosamente sulla Vanoli Cremona al PalaDelMauro e torna a vincere in campionato dopo tre sconfitte consecutive: andiamo ad analizzare la partita di ognuno dei protagonisti.
SCANDONE AVELLINO
Andrea Zerini 6 – Pur non riuscendo a sbloccarsi nella metà campo offensiva, non fa mancare il suo apporto nella fase difensiva.
Dezmine Wells 7 – Continua il suo ottimo momento di forma; in uscita dalla panchina, realizza 18 punti in 22 minuti di gioco.
Shane Lawal 7 – La sua condizione migliora di settimana in settimana e, quindi, riesce a rendersi sempre più utile sia al coach facendo riposare Fesenko sia ai propri compagni catturando rimbalzi (7) e portando blocchi.
Maarten Leunen 7 – Nonostante qualche palla persa (4) di troppo, sembra che l’ala ex Cantù stia ritrovando la lucidità dei tempi migliori. Il suo tabellino, neanche a dirlo, è sporcato in tutte le voci: 7 punti, 10 rimbalzi e 5 assist.
Thomas Scrubb 7 – Per la prima volta viene schierato in quintetto e ripaga la fiducia concessagli dallo staff tecnico con l’ennesima prova solida della sua stagione; alla fine sono 13 i punti e 6 i rimbalzi.
Lorenzo D’Ercole 6.5 – Come al solito, si mette in mostra per la capacità di aumentare l’intensità della difesa irpina e di mandare a bersaglio conclusioni da oltre l’arco.
Jason Rich 7 – Inizialmente si mette al servizio della squadra distribuendo qualche assist qua e là, poi, nel momento del bisogno, si mette in proprio e realizza i canestri che rompono l’equilibrio del match.
Kyrylo Fesenko 7 – Per il totem ucraino, che contrariamente agli ultimi due scontri non soffre i lunghi atipici della Vanoli, arriva un’altra prestazione autoritaria sotto i tabelloni: 15 punti e 4 rimbalzi in 22 minuti di gioco.
Bruno Fitipaldo 7 – Il play uruguayano, vista l’assenza di Filloy, prende consapevolezza del fatto di dover dirigere la squadra da solo per tutta la partita e incanala la partita sul giusto binario fin dalla palla a due.
Salvatore Parlato s.v.
Andrea Bianco s.v.
Antonino Sabatino s.v.
Coach Stefano Sacripanti 7.5 – A questa Sidigas, che stava riscontrando non poche difficoltà a livello atletico e non dal punto di vista della qualità del gioco, serviva ritornare al successo e cosi è stato. Ora tocca a lui, al suo staff e ai giocatori preparare al meglio la storica semifinale europea.
VANOLI CREMONA
Darius Johnson-Odom 5.5 – Partendo dal fatto che non doveva neanche essere della contesa, la sua prestazione, e quella al tiro in modo particolare (5/16 dal campo, ndr), resta insufficiente. Ad ogni modo, è il top scorer dei suoi.
Kelvin Martin 6 – Subito dopo i 16 di DJO ci sono i suoi 15 punti; cerca di rendersi utile anche in difesa (3 palle recuperate, ndr), ma non trova l’appoggio dei suoi compagni.
Travis Diener 6 – In uscita dalla panchina, approccia con il giusto piglio al match. Alla sirena finale sono 8 i punti e 2 i passaggi vincenti.
Giampaolo Ricci 4.5 – Rispetto ai due precedenti stagionali contro la Scandone, viene arginato meglio dai lupi e più volte attaccato da Fesenko nei pressi del ferro.
Michele Ruzzier 5 – Nonostante qualche estemporanea scorribanda, come testimoniano i falli commessi (4) non entra mai definitivamente nel match.
Simone Fontecchio s.v. – Gioca soltanto 4 minuti, in cui cattura un rimbalzo e realizza un canestro; poi una distorsione alla caviglia lo costringe ad abbandonare il parquet.
Henry Sims 6 – Risulta essere, fin dalla palla a due, il più continuo tra le fila della Vanoli. Alcuni errori di troppo in entrambe le metà del campo macchiano una buona prestazione (13 punti e 9 rimbalzi in 27′).
Landon Milbourne 4 – Nei 10 minuti in cui calca il parquet, non tenta neanche un tiro dal campo e questo basta per far capire che tipo di partita abbia disputato l’ala nativa di Salisbury.
Drake Diener 4.5 – Realizza un tiro da oltre l’arco, recupera due palloni, ma incide davvero poco sull’incontro.
Giulio Gazzotti 5.5 – Viene impiegato per soli 10 minuti, ma riesce a mettersi in mostra sporcando il tabellino con 5 punti, 2 rimbalzi, un recupero ed un assist.
Marco Portannese 4 – Così come per Milbourne, è impercettibile la sua presenza sul parquet.
Coach Romeo Sacchetti 5 – Certamente anche il coach della Nazionale è responsabile dell’approccio dei suoi giocatori alla sfida, ma a suo favore resta la “scusante” dell’ottima stagione della Vanoli, che raramente ha subìto così tanto l’avversario.
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