Le pagelle di Avellino-Milano: Rich e Fesenko non bastano, Pascolo perfetto, male Fitipaldo e Kuzminskas

Pagelle Serie A

SCANDONE AVELLINO:

Zerini: 5. Non passava dalle sue mani la sorte della gara, ma certamente dall’ex-Brindisi era lecito aspettarsi qualcosa in più. Non riesce a dare il suo solito contributo “secondario” ma fondamentale.

Scrubb: 6,5. E’ l’incubo di Milano nel primo tempo, autore di 8 punti consecutivi che infiammano il popolo irpino e che danno ad Avellino il controllo della gara nei primi minuti. Troppo silenzioso nel secondo tempo.

Wells: 7. Prende il posto di Scrubb come pericolo numero uno della difesa milanese ad inizio secondo tempo, ma rispetto al compagno è più solido e continuo (100% dal campo). La sua buona prova non basta ai suoi.

Rich: 7. Top-scorer e guida della Scandone insieme a Wells, chiude con 21 punti (senza percentuali esaltanti) che risultano tuttavia inutili ai fini del risultato. Prova comunque positiva, seppur non tra le più esaltanti della stagione: diciamo che ha abituato fin troppo bene..

Fitipaldo: 5. 17 minuti di semi-anonimato: 3 punti, 3 rimbalzi e 2 assist, numeri assolutamente deludenti per quello che doveva essere uno dei leader assoluti e punte di diamante della squadra. Partita emblema delle difficoltà dell’uruguagio nella stagione.

D’Ercole: 5,5. Stesso apporto offensivo di Fitipaldo, anche se tendenzialmente i ruoli nella squadra dovrebbero essere diversi. Discorso simile a quello di Zerini: non poteva passare solo da lui la vittoria, ma è lecito aspettarsi qualcosa in più.

Filloy: 5. Grande delusione della partita: 3 punti, 1/6 dall’arco e 5 falli. Partita che passa dal disastroso al deludente solo grazie ai 6 assist con cui comunque riesce a far girare la squadra.

Leunen: 6,5. 2 punti, ok, ma spiccano anche i 7 rimbalzi e gli 8 assist con cui termina la gara. Apporto fondamentale, che tuttavia non è seguito dai compagni e che dunque si rivela inutile come nel caso di Rich.

Fesenko: 7. Migliore in campo dei suoi insieme a Rich, ma non va oltre al 7 per non essere riuscito ad incidere più tanto nei momenti in cui la partita si stava effettivamente decidendo. Chiude comunque con un buon 16+7 con anche 7 falli subiti.

 

OLIMPIA MILANO

Milano

Goudelock: 6. Partenza tragica per il Mini-Mamba, che sembrava ancora nello spirale della gara contro Valencia (chiusa con 0/13  dal campo). Si sblocca nel secondo tempo ed è fondamentale per tenere Milano a contatto nel primo tentativo di fuga avellinese.

Micov: 7. Vlado Micov in milanese ormai è sinonimo di sicurezza e solidità. Sempre presente in tutta la gara, non mancano mai i suoi canestri nei momenti chiave, come quello che di fatto ha chiuso la partita. Pecca leggermente per il 5/8 dalla lunetta, ma è soltanto un pelo nell’uovo.

Gudaitis: 7. Pedina che continua a dimostrarsi sempre più fondamentale per questa Olimpia, alla luce soprattutto delle non-brillanti prove di Cusin. Prende il posto di Tarczewski gravato di falli, reggendo bene il “doppio” ruolo. Importante anche il suo 5/5 a cronometro fermo, precisione che non è venuta meno anche in momenti caldissimi della gara.

Pascolo: 7,5. MVP della gara, ai limiti della perfezione per quanto riguarda l’utilità. Canestri a rimbalzo offensivo quando gli avversari provano a scappare, triple per allontanarli quando provano a riavvicinarsi. 5/6 dal campo (con anche una tripla, finalmente), 7 rimbalzi e 3 recuperi: è questo il giocatore che la Serie A ha visto nelle ultime stagioni.

Jerrells: 6,5. Silenzioso, quasi deludente, per tutta la gara, finché non decide che è arrivato il momento di chiuderla e sale in cattedra: 9 punti, tutti arrivati negli ultimi minuti, per prendersi la rivincita e quella vittoria che gli era stata strappata da Filloy all’andata. Missione compiuta.

Cinciarini: 5,5. Periodo positivo che sembra aver subito un leggero rallentamento per il capitano milanese, ma fortunatamente per lui ci pensano i compagni a compensare. 5 punti e scarso impatto sulla gara, niente di troppo preoccupante comunque.

Bertans: 5,5. Uno degli assenti di questa gara, per il quale vale però lo stesso discorso di Cinciarini: Milano è talmente profonda che può permettersi una giornata storta di diversi suoi giocatori, senza che questa comprometta il risultato come questa sera. 2 punti in 11 minuti, nei quali comunque si è fatto vedere pochissimo (un solo tiro tentato dal campo).

Abass: 5,5. In 8 minuti era difficile mettersi in mostra, ma le occasioni avute non sono state sfruttare a sufficienza. Chiude comunque con 2 punti importanti per il morale della squadra nel primo tempo, arrivati con un ottimo gesto atletico a rimbalzo offensivo.

Cusin: 5. Anche lui sfrutta in maniera pessima l’ottima occasione presentatagli dal problema di falli di Tarczewski. Soffre Fesenko, è confuso palla in mano, poco preciso nei movimenti: poteva fare decisamente meglio.

Kuzminskas: 5. Si unisce anche lui alla fila di insufficienti di Milano, con l’aggravante dell’essere partito titolare e il non essere riuscito in alcun modo a guadagnarsi minuti in campo: non a caso è stato tenuto fuori nei momenti in cui la partita è stata decisa. E’ assolutamente lecito aspettarsi di più anche da lui.

Tarczewski: 6,5. Partita subito condizionata da 3 falli, che sembravano poter essere pesantissimi, ma alla fine anche lui contribuisce nel finale a chiudere la gara in favore di Milano. Chiude con 8 punti (100% dal campo), 5 rimbalzi e soprattutto con i 3 falli iniziali in soli 12 minuti: utilissimo e fondamentale, fattore di compensazione alle prove opache di alcuni suoi compagni.

Gabriele Buscaglia

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