Le pagelle di Italia-Croazia: Hackett e Belinelli sono gli autentici trascinatori

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Dopo il positivo e facile esordio contro la Tunisia, stasera l’Italia ha avuto parecchie difficoltà, come da pronostico, contro un’ostica Croazia, guidata da un magnifico Bogdanovic. Ecco le nostre valutazioni degli azzurri in merito alla partita di questa sera:

Bargnani 5,5: come ieri, nel primo tempo sembra tra i più in palla offensivamente, senza dimenticare la gran doppia stoppata a Bilan nella stessa azione, ma nel secondo tempo si eclissa dalla partita per problemi di falli e l’oscuro lavoro di Melli risulta più utile per la squadra.

Belinelli 7,5: trascinatore offensivo. L’unico che in attacco tira fuori dal cilindro qualche genialata per rompere una devastante sterilità. Una doppia prodezza a inizio match più una tripla e un altro paio di magie nel terzo quarto per lanciare la prima fuga.  Anche un po’ di sano, e incisivo, trash talking. Chiedere a Simon per ulteriori delucidazioni.

Gallinari 6: per 39 minuti si è visto a stento, poco cercato e poco propenso a aggredire il match. Quattro punti di prepotenza nell’ultimo minuto gli consentono di prendere la sufficienza.

OQT_0690 eDatome 6-: anche lui si guadagna la pagnotta nei minuti finali, quando recupera un po’ di precisione al tiro, finora clamoroso assente, dimostrando grande capacità mentale nel non perdere la presa sul match. Finora versione sbiadita del capitano,  per fortuna sta bastando ma non è detto che possa risultare così fino alla fine.

Gentile 5,5: per una sera si rende l’uomo delle piccole e invisibili cose tra difesa, stoppate e assist, ma al tiro è pressoché nullo. Gli unici punti dal campo gli vengono assegnati perché un croato si aggrappa al ferro. Alzi quella maledetta parabola.

Aradori 6: senza infamia e senza lode. Messina gli regala diversi minuti e lui, a differenza di ieri, riveste il ruolo del gregario piuttosto che del mattatore. Gli riesce comunque discretamente.

Melli 6+: il Melli che siamo abituati a vedere in Italia. Lotta a rimbalzo, difesa e qualche punto preso dalla spazzatura. Non prende un voto più alto perché Saric lo porta spesso a spasso e, in attacco, è ancora troppo impreciso e molle al momento opportuno.

OQT_0690Hackett 7,5: che giocatore, che assaltatore, che tempra. È quello che gioca più di tutti e che avverte di meno la stanchezza. In attacco è l’unica certezza del secondo periodo, sgancia una tripla importante nel secondo tempo, gestisce bene la sfera e, cosa più importante, e forse meno visibile, mette la museruola a Bogdanovic nel secondo tempo dopo lo show dei primi venti minuti. Poi, nel finale, pensa a sedare pure Saric. Mvp indiscusso.

Cusin, Tonut, Cervi, Poeta N.G: i primi due vengono adoperati col contagocce, mentre il neo-reggiano e il neo-torinese restano in panchina a incoraggiare e a sventolare asciugamani.

Allenatore, Ettore Messina 6+: centra l’obiettivo minimo della vittoria del mini girone, ma la sua squadra non entusiasma. È stato bravissimo a darle un input difensivo come si deve, ma un potenziale offensivo del genere deve essere valorizzato meglio. L’impressione è che la ricerca del gioco interno sia un tantino eccessiva. Funzionerà meglio col passare dei giorni?

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Bernardo Cianfrocca

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