E’ ancora nella mente di tutti gli appassionati di Nba la giocata della scorsa notte, che ha permesso a James Harden e ai suoi compagni di battere Golden State in gara 3: un canestro di puro talento da parte del “barba” che ha riaperto la serie tra i Rockets e gli Warriors (senza Curry), che conducono ancora ma per 2-1.
Un finale col giallo, però, quello che ha visto Harden protagonista. L’Nba, infatti, ha ammesso un’irregolarità nell’azione decisiva della partita: un fallo in attacco proprio di Harden ai danni del suo diretto avversario, Iguodala, che non è stato ravvisato dagli arbitri della gara. “Fallo in attacco con il quale Harden sposta Iguodala per creare spazio e lo sposta dalla sua posizione difensiva corretta”. Ammissione di colpa, dunque, da parte dell’Nba: dopo ciò, forse, si spiega anche la pacata e quasi indifferente reazione della panchina di Houston al canestro di James Harden, come se si fossero accorti subito del possibile fallo in attacco del proprio compagno. Ciò che è sicuro è che il canestro è stato convalidato normalmente e i Rockets hanno riaperto la serie: la partita è finita e le squadre devono andare avanti, errare è umano, anche per gli arbitri durante i playoff.
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