Luca Vitali, playmaker e leader della Leonessa Brescia, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Vincenzo de Schiavi de “La Gazzetta dello Sport” in cui parla dell’ormai imminente semifinale con l’Olimpia Milano (palla a due di gara 1 questa sera ore 20:45 al Mediolanum Forum di Assago).
Sulla semifinale:
Siamo vogliosi, affamati e curiosi di sfidare i migliori. Loro hanno l’obbligo di vincere, qualsiasi altro risultato non sarebbe all’altezza. Milano è la favorita per via dell’organico di cui dispone, sono tutti giocatori di Eurolega, l’Olimpia possiede qualità e fisicità in ogni reparto. Se devo scegliere un reparto in particolare scelgo quello dei lunghi, dovremo cercare di arginare o mascherare la differenza e non sarà semplice.
Su Brescia:
Qui c’è solo grande entusiasmo. Il club, con l’avvento di Bonetti e Bragaglio, è cresciuto a 360°, così ha rapito un’intera città. Noi siamo una squadra vecchio stampo, dove c’è grand rispetto tra i leader, ovvero il sottoscritto, Moss e Landry e il resto del gruppo. Abbiamo un rapporto speciale, quando emerge un problema c’è sempre chi se ne assume la responsabilità e cerca di risolverlo. Per noi è un’impresa battere Milano, ma noi vogliamo l’impresa.
Una menzione particolare per i compagni di squadra:
Ci conosciamo tutti benissimo, con Moss e Landry ci capiamo con uno sguardo. Penso che mio fratello Michele abbia avuto una crescita enorme, sta dimostrando di essere un giocatore di altissimo livello. Difende, attacca, ha l’atteggiamento giusto e ha ancora margini di miglioramento.
Luca Vitali allenatore in futuro?
Ancora non lo so, ma già ora mi piace capire come si fa quel mestiere. Spesso mi confronto con Diana, osservo e imparo molte cose, ma finché giocherò voglio continuare ad essere l’allenatore in campo, Diana me lo concede, tra di noi c’è gran rispetto, è lui il valore aggiunto di questa squadra.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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