Luka Samanic, la scommessa croata del nuovo millennio

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Torna per i nostri lettori una nuova puntata sulla rubrica dedicata ai giovani talenti del panorama europeo e anche questa volta ci concentreremo su un prospetto molto particolare, uno dei giocatori più versatili e devastanti del continente, per certi versi definibile come un “anti-Doncic”: età e ruoli diversi (Doncic point guard classe 1999, lui ala classe 2000), rivali nelle nazioni e anche nei club (lo sloveno al Real Madrid e il croato al Barcelona), ma li accomuna il nome, l’attenzione e la tremenda semplicità con cui riescono ad esprimere la loro pallacanestro. Punto importante a sfavore di questo confronto: non si sono mai sfidati, mai messi sullo stesso campo per capire chi dei due fosse il più forte; la certezza però è che presto potrebbero incontrarsi nell’NBA: Luka Doncic pronto per quest’anno, Luka Samanic per quello successivo.

 

LUKA SAMANIC (here is avaiable the ENG version):

NATO IL: 1/9/2000

DOVE: Zagabria (Croazia)

SQUADRA: FC Barcelona Lassa II (Spagna)

RUOLO: PF

fonte: realgm.com

STORIA: Nato il 1 Settembre del 2000 a Zagabria, è il figlio di Marko Samanic, che è stato giocatore professionista per quasi 20 anni con momenti di gloria anche in Eurolega, con il KRKA Novo Mesto di Jaka Lakovic, ed Eurocup, con lo Zadar di Marko Popovic, ed oggi direttore sportivo del KK Kvarner 2010, un club di Fiume che milita nella Prva Liga (diciamo la A2 croata). Sin da piccolo il figlio è legato al padre, dovendolo seguire nella sua carriera sportiva tra Belgio, Germania, Slovenia, Croazia, e nel frattempo prova di tutto: calcio, pallamano, tennis, sviluppando le capacità coordinative. A 11 anni arriva la palla arancione e qui dimostra sin da subito versatilità, mobilità e mezzi fisici oltre la media nel suo percorso nel KK Zagabria, arrivando immediatamente ad essere uno dei migliori prospetti del continente agli occhi degli scout durante l’Adidas Eurocamp di Treviso nel 2016: viene notato e, a 16 anni, il ragazzone di 208 cm passa al Barcelona dove milita tuttora.

FISICO: 211 cm per circa 92 kg. Ha una verticalità corporea ben quadrata nel ruolo di ala forte, unita ad una fluida coordinazione, un eccellente controllo del corpo e una rapidità dei movimenti che lo rendono un giocatore atipico per la sua posizione in campo; è dotato inoltre di esplosività ed atletismo tipiche delle ali piccole, anche se ancora può lavorare sullo sviluppo di massa muscolare. Buon lavoro di piedi su ambo i lati del campo, l’ampiezza degli scivolamenti e l’apertura alare gli consentono di coprire difensivamente anche i ruoli degli esterni.

TECNICA: seppur sia abbastanza alto e lento e soprattutto poco efficace, possiede un buon palleggio e un controllo di palla con cui sbilanciare il diretto difensore; spiccano alcune doti di passatore sia per visione di gioco, soprattutto nelle situazioni in post-basso con relativi ribaltamenti di lato per muovere la difesa o scaricare un passaggio vincente per un compagno, sia per varietà. Ora arriviamo al tiro: la meccanica è ancora lenta, sia per preparazione sia nella velocità di esecuzione, ma pulita; ha il potenziale per essere un buon tiratore, ma pecca ancora di consistenza ed efficienza soprattutto nella morbidezza del tocco e nella completa automatizzazione del gesto, con il risultato di avere basse percentuali sia dentro che fuori dall’arco. Buon rimbalzista per stazza fisica ed istinto su ambo i lati del campo; possiede anche un ottima tempistica nella stoppata.

Uno specifico esempio del repertorio tecnico ancora in sviluppo del giocatore: nonostante il buon controllo di palla e del corpo, il palleggio è ancora alto e lento; Source: Basketcantera.TV

ATTACCO: talento devastante in attacco, giocatore di una semplicità e un repertorio realizzativo spaventoso. Partiamo dall’uno contro uno: partendo dal perimetro, è in grado di sfidare qualsiasi difensore affidandosi alle sue lunghe leve per un tiro da fuori oppure al suo fisico per attaccare direttamente il ferro, controllando bene il corpo e il lavoro di piedi per cambiare soluzione in corsa; molto bravo ad aprirsi sul pick n pop dove il vantaggio aumenta in termini di spazio e pericolosità. Anche le situazioni di post-basso sono per lui favorevoli, poichè riesce ad avere una visione di gioco utile per vedere i tagli dei compagni o crearsi un vantaggio spalle a canestro, grazie alla tecnica e al lavoro di piedi, concludendo al ferro con un gancio o un morbido tiro da sotto. Inoltre è particolarmente veloce in transizione, bravo a spingere il contropiede sia come palleggiatore sia da possibile ricevitore. La sua estrosa capacità di crearsi un vantaggio individuale e la sua mobilità lo rendono difficile da marcare sia per la difesa a uomo, che per la difesa a zona, tuttavia deve migliorare nella selezione dei tiri e soprattutto soffre la differenza di fisico con avversari più pesanti vicino a canestro.

Ecco alcuni esempi del vasto repertorio offensivo del talento croato: gioco in post-basso, tiro da fuori, tiro dal palleggio, visione di gioco e coinvolgimento dei compagni; Source: Eurospects YouTube Channel

DIFESA: dal punto di vista difensivo, non è certo un difensore d’elitè ma ha il potenziale per essere un buon rim protector. Partiamo dalla difesa a uomo, dove fa leva sulla propria stazza e sul lavoro di piedi per reggere l’avversario sugli scivolamenti, potendo coprire sui tiratori dal perimetro e sotto canestro contro giocatori di pari stazza; tuttavia soffre la forza di avversari molto più fisici di lui. Garantisce una buona copertura sulle rotazioni difensive. In una difesa a zona occupa regolarmente gli spot vicino a canestro, avendo un’ottima capacità di rimbalzo e di tempistica nella stoppata come sopra citato. Tuttavia pecca di incostanza per aggressività e motivazione, tira fuori il meglio a seconda del momento della partita; inoltre non è particolarmente propenso ai tagliafuori.

PERSONALITA’: è un giocatore difficilmente interpretabile dal punto di vista del carattere, ma sicuramente motivato sempre a migliorarsi. Non mostra mai o quasi le proprie emozioni sul campo da gioco, anche se i compagni si affidano spesso a lui come punto di riferimento; discontinuo dal punto di vista mentale, con momenti di grande voglia di competizione alternati a momenti di applicazione al 50%. Probabilmente ha solo bisogno di confrontarsi con i professionisti per tirare fuori il suo meglio, essendo un atleta, per certi tratti, fuori categoria per i livelli giovanili d’Europa.

In conclusione, abbiamo probabilmente di fronte uno dei giocatori più promettenti in Europa con tutte le qualità per essere un potenziale talento NBA, ma che ancora deve imparare a giocare per spirito di competizione e di passione per la pallacanestro: un esempio chiaro di come qualità fisiche, tecniche e tattiche devono necessariamente essere accompagnate anche da qualità psicologiche che possano tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Sretno Luka!

 

IMMAGINE IN EVIDENZA: credits to fiba.basketball

Federico Gaibotti

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