Gli Utah Jazz hanno sorpreso nella notte gli Houston Rockets e si sono aggiudicati gara 2 delle semifinali di conference con il punteggio di 116-108: sugli scudi Joe Ingles con 27 punti (7 triple mandate a segno), Mitchell e Burks.
Mike D’antoni, coach degli Houston Rockets, non si è mostrato di certo contento nel post partita, rimproverando i suoi di aver sottovalutato l’impegno e la reale forza degli avversari. L’ex coach dell’Olimpia Milano punta il dito contro i suoi uomini per l’inizio troppo lento e per la scarsa intensità difensiva che ha permesso ai Jazz di realizzare 36 punti nel primo periodo:
Sono stati bravi a punirci con diversi tiri aperti e tanti canestri da oltre l’arco, abbiamo sbagliato troppe scelte nella metà campo difensiva. Possiamo e dobbiamo sistemare l’energia e l’attenzione da impiegare in partite come queste. Ci siamo fatti cullare un po’ troppo e abbiamo preso la partita sottogamba. Questa è l’NBA, non è facile, siamo alle semifinali di conference. Ci siamo addormentati e ora stiamo pagando le conseguenze. Quei ragazzi (riferito ai Jazz .ndr) sono bravi, avevamo avvisato i nostri quanto fossero bravi, e stasera penso che l’abbiano visto anche coi loro occhi.
Anche James Harden dice la sua nel post partita:
Ci hanno sorpreso nel primo tempo. Hanno segnato diversi tiri ma erano tiri aperti, senza marcatura. Abbiamo provato a riavvicinarci nel secondo quarto e nel terzo periodo, ma quella è una buona squadra. Se tu dai confidenza ad una squadra, e in più sei nel bel mezzo della postseason, bè allora sei fregato.
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