Betaland Capo d’Orlando – Olimpia EA7 Emporio Armani Milano 65-71
(20-11, 21-22, 12-20, 12-18)
Quintetti
CDO: Fitipaldo, Diener, Stojanovic, Archie, Delas
MI: Cinciarini, Abass, Dragic, Pascolo, Macvan
Assenze
I padroni di casa si presentano ai nastri di partenza del campionato con tutto il roster a disposizione.
Gli ospiti lombardi invece sono costretti a fare a meno di Raduljica (distorsione alla caviglia sinistra), Kalnietis (caviglia sinistra) e Alessandro Gentile (lombalgja).
Stato di forma
Capo d’Orlando si presenta a questo match dopo aver disputato un discreto precampionato, in cui ha vinto la maggior parte delle partite disputate. Da sottolineare però come le note più positive siano arrivate dagli incontri con formazioni militanti in campionati inferiori.
L’Olimpia invece arriva con il morale al massimo, frutto della prima storica vittoria in Supercoppa e di un precampionato in cui ha recitato il ruolo che più le si addice: quello di schiacciasassi. Nonostante le assenze importanti, la profondità del roster permette ai campioni d’Italia di guardare con ottimismo all’esordio in campionato.
Scelta tattica
L’Orlandina imposta il suo gioco su una circolazione di palla molto rapida, con pochi palleggi e numerosi passaggi per smuovere la difesa milanese che schierata risulta essere difficilmente penetrabile. É evidente come Archie e Fitipaldo siano i terminali designati da Di Carlo per concludere la maggior parte delle azioni offensive.
La squadra di Repesa predilige sfruttare i tiri aperti sugli scarichi, frutto delle penetrazioni degli esterni che costringono la difesa siciliana a collassare nel pitturato, e l’abilità in post-basso di Macvan, che mette in mostra tutto il suo repertorio e rappresenta una vera e propria spina nel fianco della difesa orlandina.
La gara
I primi minuti del match sono tutti a favore dei campioni d’Italia che si portano avanti grazie ai canestri dal post-basso di Macvan. Capo d’Orlando non sta a guardare e, aumentando l’intensità difensiva, recupera palloni su palloni e vola sul 15-9. I siciliani però rimangono subito orfani di Diener che rimedia un infortunio muscolare. Repesa prova a dare una scossa ai suoi mettendo in campo Simon e Hickman, ma la scelta non paga nell’immediato e i biancorossi sembrano sempre più confusi ed imprecisi. Appena l’MVP della scorsa Supercoppa entra in partita, prende per mano la squadra e distribuisce assist ai compagni, aggiungendo 8 punti personali che riportano Milano a -4.
Al rientro in campo dopo l’intervallo, l’Olimpia è a contatto e sembra pronta ad agguantare il pareggio. Fitipaldo prova a ricacciare indietro Milano ma un parziale di 11-0, che ha inizio con una tripla di Cinciarini oltre i 24 secondi, stordisce l’Orlandina che si fa recuperare sul 49-49. Dopo un nuovo strappo siciliano propiziato da Archie, Abass rientra in partita, mette a segno due triple fondamentali e, complice l’improvviso calo fisico di Capo d’Orlando, mette fine alla partita. Il punteggio conclusivo è di 65-71 per l’Olimpia Milano.
Svolta della partita
Milano, apparsa poco concentrata nella prima parte del match, mette a segno il parziale decisivo a metà del terzo quarto. L’11-0 milanese ha inizio con la tripla di Cinciarini, seguito a ruota da Simon e Hickman; ad agguantare definitivamente il pareggio che mette in crisi l’orlandina è però l’appoggio di McLean.
Migliori in campo
CDO: Dominique Archie, 17 punti, 7 rimbalzi, 22 di valutazione con 4/7 da due e 3/5 da tre
MI: Krunoslav Simon, 17 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 2/6 da due, 4/7 da tre
Peggiori in campo
CDO: Zoltan Perl, 2 punti, 2 rimbalzi, 0 assist e -2 di valutazione in 17 minuti
MI: Rakim Sanders, 2 punti, 3 rimbalzi, 4 palle perse con -3 di valutazione in 23 minuti
Tabellini
Capo d’Orlando: Perl 2, Berzins 5, Archie 17, Fitipaldo 13, Stojanovic 9, Galipò NE, Iannuzzi 6, Diener, Laquintana 4, Delas 7, Nicevic 2, Zanatta NE.
Milano: Abass 9, Macvan 11, Sanders 2, Simon 17, Cinciarini 5, McLean 8, La Torre NE, Dragic 7, Pascolo 2, Cerella NE, Fontecchio, Hickman 10.
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