Momenti Storici: Gara 4 Finale Scudetto 2005 – L’ultimo Grido delle Aquile

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Skipper Bologna celebrate their 102-103

16 giugno 2005, la Climamio Bologna è sul 2 a 1 nella serie finale Scudetto e si presenta al Forum di Milano per sfidare l’Armani Jeans e per scrollarsi di dosso l’etichetta di eterna seconda. Già perché nelle 4 stagioni precedenti, la Fortitudo ha raggiunto tutte e 4 le volte la finale del campionato, più svariate semifinali in Coppa Italia e la finale di Eurolega nella stagione 2003-2004: trofei conquistati? Zero. Per questo la tripla sulla sirena di Ruben Douglas, aveva un sapore amaro, quasi di rassegnazione verso un destino che avrebbe regalato l’ennesima delusione; così non è stato, la Bologna bianco-blu era finalmente tornata sul tetto d’Italia, conquistando il secondo tricolore della sua storia. L’ultimo grido delle aquile.
Nell’estate del 2004 la squadra viene impoverita di 3/5 del quintetto base: Carlitos Delfino tenta il grande salto e vola oltre oceano ai Detroit Pistons mentre i lunghi, Van Den Spiegel e Mottola, rimangono nel campionato italiano rispettivamente a Roma e Pesaro. I sostituti portano il nome di Ruben Douglas, fresco vincitore del titolo di capo-cannoniere del campionato greco con la maglia del Panionios e Dalibor Bagaric, centro di 216cm con un esperienza triennale in NBA con la maglia dei Chicago Bulls, ma Repesa  vuole dar spazio ai giovani: gli azzurri del vivaio, Belinelli e Mancinelli e due sloveni dalle belle speranze, Lorbek e Smodis. A gestire questa enorme quantità di talento in cabina di regia troviamo, il genio di Milos Vujanic e la sregolatezza di Gianmarco Pozzecco (che lascerà nel finale di stagione per accasarsi a Saragozza e sostituito da Rombaldoni).

Bologna compie un’ottima stagione regolare chiusa al secondo posto, alle spalle della schiacciasassi Treviso, composta da alcuni eroi di Atene 2004 come Bulleri, Marconato e Soragna, da campioni affermati come Goree e Siskauskas, e da giovani già maturi come Bargnani e Slokar. La Benetton, conquista a febbraio la Coppa Italia nella quale Bologna viene sconfitta dalla Lottomatica Roma ma da quel momento, la Climamio inanella una serie di vittorie che le permette di recuperare dal sesto, al secondo posto in classifica.
I Playoffs partono con il piede giusto per Bologna che supera per 3-0 la Sedima Roseto, stesso risultato anche per Treviso e Milano contro Napoli e Cantù mentre Roma sconfigge a sorpresa in 4 gare equilibratissime contro i campioni in carica di Siena; Bologna ha così la possibilità di redimersi dopo la sconfitta in Coppa Italia. Il fattore campo regge per le prime 3 gare mentre in Gara 4, Roma butta via un vantaggio di 20 punti ma ha la possibilità con Giachetti di andare al supplementare con 3 tiri liberi. Il secondo è corto e la Climamio vola in finale dove affronterà Milano, capace di espugnare il Pala Verde in una agonica Gara 5 chiusa sul 57-61.

 

Bologna può così contare sul fattore campo che mantiene portandosi sul 2-1 nella serie. Gara 4 quindi, si disputa in un Forum gremito in ogni ordine posto per sospingere Milano a tornare al Pala Dozza e conquistare quel titolo che manca da quasi 10 anni. Lamonica alza la palla a due in perfetto orario: per Milano e per coach Lardo, scendono in campo ci sono McCollough, Calabria, Gigena, Singleton e Blair; Bologna risponde con Basile, Douglas,Mancinelli, Smodis e Bagaric, guidati in panchina da Jasmin Repesa.

L’inizio è tutto per la Climamio che fa segnare un 9-0 di parziale grazie soprattutto a Bagaric e Smodis. Gigena e Blair si caricano sulle spalle Milano fino all’ingresso in campo di “Sasha” Djordjevic che completa la rimonta, portando Milano in vantaggio dopo i primi 10 minuti sul 18-17. Il secondo quarto prosegue sulla falsa del riga del finale della prima frazione con Milano che aumenta il vantaggio fino al +8 grazie ai tanti liberi e dalla tripla di Coldebella. Dall’uscita dal campo di Bagaric, Bologna si è affidata totalmente dal tiro da fuori permettendo a Blair di dominare sotto i tabelloni contro il più esile ed inesperto Lorbek. Complici alcune scelte a dir poco discutibili di McCollough in attacco, Bologna riesce a correre in contropiede firmando la nuova parità. Il fallo tecnico fischiato a Lardo confeziona altri 5 punti a Bologna che completa il 15-0 di parziale con la tripla di Belinelli. Calabria segna sul sirena per portare le squadre all’intervallo sul 32-35. Le squadre tornano in campo contratte con molti errori al tiro su entrambi i lati del campo. Rancik porta Bologna di nuovo sul +5 ma il rientro in campo di Djordjevic coadiuvato da Singleton, guidano la rimonta dei padroni di casa che si concretizza sul 37-37 con ancora 5 minuti sul cronometro. Ancora “Sasha” continua a spiegare pallacanestro agli oltre undici mila del Forum portando, Milano nuovamente avanti ma due triple di Douglas e Belinelli impattano il punteggio sul 44. La bomba nel finale di Calabria porta l’Armani Jeans avanti di un misero punto prima degli ultimi e decisivi 10 minuti.

Mc Collough riesce a dare minuti di qualità in assenza di Djordjevic e porta di nuovo Milano avanti di 5 con l’ennesima tripla di Calabria a cui risponde subito Smodis, il migliore della Climamio fino a quel momento. La partita continua ad essere molto spezzettata ma non per colpa degli arbitri, semplicemente per la grandissima aggressività con cui entrambe le squadre giocano ogni singolo possesso. Djordjevic mette una tripla e Coldebella subisce lo sfondamento di Douglas che scalda finalmente il pubblico del Forum, adesso diventato infuocato. Djordjevic perde una palla sanguinosa e Douglas punisce con una tripla fondamentale per spegnere gli animi e tenere la Fortitudo a contatto. Lorbek stoppa Schultze e sull’altro fronte fornisce un assist al bacio per Basile, che entra finalmente in partita con la specialità della casa, il tiro da 3. Calabria e McCollough portano di nuovo avanti Milano dalla lunetta sul +4, con soli 2 minuti da giocare. Da 2.00 a 1.02 si fa fatica a tenere il conto di quante volte sia cambiato il possesso del pallone; un’intensità selvaggia che porta ancora il piccolo play milanese a recuperare il pallone, salvo poi perderlo malamente con una spinta ai danni di Basile.

 

1_288_leoniIl numero #5 si guadagna un viaggio in lunetta e porta Bologna sul -2 mentre dall’altro lato, Smodis ferma intelligentemente Blair che fa 0/2; sul rimbalzo, Calabria rovina su Douglas che ha così la possibilità di pareggiare con 30 secondi da giocare. Con tutta la pressione possibile sulle spalle, Douglas sbaglia il primo in modo beffardo ma segna il secondo, lasciando così a Milano la possibilità di gestire al meglio il suo ultimo possesso. La palla è saldamente nelle mani di Djordjevic, che con i suoi insistiti palleggi, scandisce il ritmo dell’incalzante cronometro che sta scorrendo inesorabilmente verso lo zero; il pick&roll con Blair sembra non produrre niente ma ecco liberarsi Calabria dietro l’arco prontamente servito da “Sasha”, ma il tiro si infrange sul ferro. Il rimbalzo è di Basile e mancano soli 5.9 secondi alla fine; tutto il Forum e gli appassionati in tv, sanno che sarà lui a prendersi l’ultimo tiro ed invece no. Basile vede Douglas appostato circa a 8 metri dal canestro, lo serve, ed il capocannoniere dell’ultimo campionato greco, lascia partire il tiro proprio sulla sirena. E’ DENTRO! Ma è buono? Lamonica, il primo arbitro, fa segno di no ma indica il tavolo. La palla passa alla tecnologia, all’INSTANT REPLAY, introdotto proprio all’inizio dei Playoffs. Blair è seduto sul parquet, Douglas stremato appoggiato alla panchina, Basile prega. Paternicò alza le mani mostrando le 3 dita. LA FORTITUDO BOLOGNA E’ CAMPIONE D’ITALIA!  Lo Scudetto deciso all’ultimo tiro, all’ultimo secondo come ogni tifoso sogna di veder trionfare la propria squadra. Questa è la pallacanestro, tanto crudele quanto meravigliosa. L’ultimo grido delle aquile.

 

Lorenzo Simonazzi

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