NBA MIP ladder: Antetokounmpo contro tutti: da Thomas a Porter, da Jokic a Gobert, analizziamo la battaglia

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Generalmente ci contraddistinguiamo per il nostro essere abbastanza neutrali, alle volte un pò democristiani, ma comunque cerchiamo di dare un’informazione completa e coerente.
Bene! Oggi dimenticatevelo, siamo qui per dare un premio e questo premio deve andare ad Antetokounmpo, evidentemente il giocatore più migliorato per carisma, letture, statistiche, reputazione e soprattutto varietà nel proprio gioco. Ok il tiro non è ancora una meraviglia e forse mai lo sarà, ma la capacità di mettere in difficoltà offensivamente e difensivamente ogni avversario presentatosi di fronte, mista all’atipicità delle sue giocate da playmaker lo rende probabilmente il giocatore più particolare e più avanguardista della NBA.

Finito di osannare il 34 dei Bucks (che tra l’altro sta pure portando ai playoff), andiamo a parlare degli altri validissimi candidati:

Otto Porter non è miglioratissimo dal punto di vista statistico, ma rimane da considerare l’impatto che ha avuto sulla stagione di Washington. I Wizards navigavano in brutte acque e lui con la sua capacità di essere un’ala collante è riuscito ad equilibrare le spaziature per far rendere Wall e Beal nel contesto più adatto a loro possibile;
Thomas: era e forse è ancora più migliorato di Antetokounmpo (è tornato lo spirito DC…) più che altro per il dominio assoluto che ha sfoggiato e sta sfoggiando nel quarto periodo di ogni gara. Ultimamente è un pò sceso di colpi, per i diversi piccoli infortuni subiti, ma tenetevi pronti perchè ai Play-Off la scelta numero 60 del draft 2011 salirà sicuramente in cattedra.
Gobert: il centro prototipo del nuovo corso NBA è diventato un cerbiatto piuttosto aggraziato, molto più presentabile nei fondamentali, molto, molto, molto atletico, ma soprattutto grande presenza difensiva. Si, ma questo lo sapevamo già, penserete, quindi analizziamo altri punti di vista: avete visto il tap-in vincente contro Sacramento? Avete visto che non sbaglia un appoggio di mano sinistra manco a pagare? Ora immaginate una bella serie di playoff dove bisogna avere a che fare con un 2.20 così mobile. Per abbattere Utah ci vorranno grandi prestazioni fidatevi di noi;
Jokic: possiamo dire che non si può non essere innamorati di questo giocatore? Mani da pianista, movimenti da centroboa, passaggi no look, letture offensive e comprensione delle spaziature, cosa dire? Poesia in movimento a 22 anni scarsi.

Qui sotto una tabella riassuntiva di statistiche e miglioramenti per minuti giocati in più da noi elaborata:

mippap

Stefano Muratorio

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